A tre giovani dell’Altotevere, di età compresa tra i 18 e 24 anni – con precedenti – è stato notificato in queste ore il “Divieto di accesso ai pubblici esercizi e locali di intrattenimento” (cosiddetto “Daspo Willy”), per la durata di un anno, emesso dal Questore di Perugia, per le gravi condotte tenute nei pressi della discoteca Formula di Città di Castello.
L’episodio che ha determinato l’emissione dei provvedimento risale allo scorso gennaio, quando i carabinieri sono intervenuti nel parcheggio antistante il locale, a seguito di una violenta rissa che ha coinvolto più persone. In quella circostanza i tre giovani, che avevano preso parte ai tafferugli, avevano riportato anche ferite al volto, tanto da dover ricorrere a cure mediche ospedaliere.
Sarebbero stati proprio questi fatti, accaduti meno di un mese fa, a portare alla recente quanto discussa decisione, sempre da parte del Questore, di chiudere lo stesso Formula per 30 giorni. Una decisione che sta facendo discutere tutta la città perchè arrivata nel periodo più “festaiolo” dell’anno, quando la discoteca ospita numerosi eventi e, soprattutto i veglioni rionali.
Con ques’ultimo episodio sarebbero complessivamente 10 gli episodi di rissa e spaccio – avvenuti tra il novembre 2023 e il gennaio 2025 – che hanno convinto le forze dell’ordine a dare lo stop alle serate del divertimento notturno.
Tornando alla rissa di gennaio, il Questore Dario Sallustio, esaminati gli atti e la proposta dei militari, anche in considerazione dell’allarme sociale creato e per evitare il ripetersi di episodi analoghi, ha dunque adottato nei confronti dei tre ragazzi, come detto, la misura del Daspo Willy, che vieta loro l’accesso alla discoteca per un anno, nonché lo stanziamento nelle immediate vicinanze dello stessa. La violazione del provvedimento potrebbe portare alla reclusione da 1 a 3 anni e ad una multa da 10 a 24mila euro.
Il “Daspo Willy” costituisce una misura di prevenzione personale di competenza del Questore, che rientra nella categoria dei “divieti di accesso alle aree urbane”, la cui disciplina è stata potenziata nel dicembre 2020, dopo i tragici fatti che portarono all’omicidio del 22enne Willy Monteiro a Colleferro (Roma).