I rifiuti dell’Umbria (per lo meno quelli del Perugino) finiscono ad Ascoli Piceno: arriva l’accordo con la Regione Marche per risolvere, almeno temporaneamente, i problemi umbri. Prima però deve arrivare il piano degli investimenti da parte di Gest, che per il momento latita.
La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’Ambiente Fernanda Cecchini, ha approvato lo schema di accordo con la Regione Marche per operazioni interregionali di gestione dei rifiuti, che prevedono il conferimento per sei mesi di rifiuti di sottovaglio da selezione meccanica di rifiuti solidi urbani e di rifiuti assimilabili non pericolosi da parte di Gest, società affidataria del servizio di gestione integrata dei rifiuti prodotti nell’impianto di Ponte Rio (Perugia), nell’impianto di trattamento meccanico biologico pubblico in località Relluce, nel comune di Ascoli Piceno.
“Una soluzione – sottolinea l’assessore Cecchini – che consentirà di garantire continuità al servizio di smaltimento dei rifiuti, intervenendo per superare le situazioni di temporanea difficoltà rappresentateci dalla società Gest, dopo aver verificato l’assenza di possibili soluzioni all’interno del territorio regionale”.
Verso l’accordo per conferire rifiuti ad Ascoli, a Perugia impianti fermi o in crisi
“In queste settimane – aggiunge – abbiamo lavorato alla predisposizione dell’accordo in base all’effettiva disponibilità degli impianti marchigiani. Oggi abbiamo comunicato alla Gest che la Giunta regionale ha deliberato e ora, come concordato, la Presidente della Regione procederà alla firma, ma soltanto dopo che Gest, come promesso, presenterà il cronoprogramma degli investimenti e degli interventi per superare l’attuale situazione di criticità nel flusso dei rifiuti urbani del sub Ambito 2, che riguarda parte della provincia di Perugia”.
“Negli incontri propedeutici all’approvazione della bozza di accordo e in particolare in quello conclusivo del 3 novembre scorso – ricorda l’assessore – la Gest si era infatti impegnata a predisporre, in tempi brevi e comunque prima della firma dell’accordo con la Regione Marche, un documento programmatico che rendesse evidente tutti gli investimenti e interventi per scongiurare il ripetersi di criticità come quella attuale e quindi la necessità di sottoscrivere ulteriori accordi con altre Regioni. Un impegno preso davanti al sindaco di Perugia e ai rappresentanti della Gesenu, gestore operativo dell’impianto di Ponte Rio”.
“Gli obiettivi che ci siamo posti – rileva – si raggiungono solo se ogni singolo attore compie il suo lavoro e dovere. A tutt’oggi non è stato prodotto da Gest alcun documento, ma siamo fiduciosi che manterrà fede a quanto detto, indispensabile per proseguire in un lavoro di squadra, nel rispetto dei ruoli e degli impegni”.
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Lo schema di accordo interregionale fra le Regioni Umbria e Marche prevede il trattamento temporaneo nell’impianto di trattamento meccanico biologico di proprietà della società PicenAmbiente per un periodo massimo di 6 mesi, per una quantità giornaliera media indicativa di 60 tonnellate al giorno, per un quantitativo mensile massimo di 1.600 t/mese e fino ad un quantitativo complessivo massimo di 10.000 tonnellate.