Risale a venerdì scorso la segnalazione che TO® aveva raccolto dagli abitanti di via Goffredo Mameli in merito alle problematiche connesse alla raccolta dei rifiuti e alla rimozione dalle strade dei cassonetti dell’indifferenziata e differenziata. Al loro posto, bidoni per l’organico, il vetro e i pannoloni. La rimozione però ha fatto riversare fuori dai cassonetti, buste, bottiglie, legno, barattoli, secchi, cartoni ecc. Giunge puntuale la replica dell’ufficio stampa della Valle Umbra Servizi: “Riguardo alla situazione descritta è necessario evidenziare che i cassonetti in via Mameli a Foligno sono stati tolti dopo che ogni famiglia è stata contattata porta a porta da incaricati VUS. Con questa modalità di informazione, ad ogni famiglia vengono spiegate le regole del nuovo sistema di raccolta e viene fatto firmare un contratto di comodato d’uso gratuito dei bidoni. Agli utenti non trovati dopo diversi passaggi in orari diversi della giornata, viene lasciato un avviso nella cassetta postale con l’invito a contattare la VUS per prendere un appuntamento e aderire all’iniziativa. In via Mameli – continua l’azienda di servizi – le famiglie che hanno il contratto e quindi i propri bidoni sono 125. Ci sono invece 38 famiglie che non sono state trovate (compresi gli utenti trasferiti o le seconde case) e che quindi non hanno i bidoni. A questi utenti è stato lasciato l’avviso nella cassetta postale, ma non hanno ricontattato VUS. Per ricordare ulteriormente che per avere i bidoni è necessario contattare la VUS, oltre una settimana prima di togliere i cassonetti, è stato affisso il cartello sui contenitori stradali. È solo dopo tutti questi passaggi che i contenitori stradali vengono gradualmente tolti e il nuovo sistema di raccolta attivato”. Il comunicato stampa della Valle Umbra Servizi prosegue: “I bidoni consegnati agli utenti per la raccolta porta a porta sono quelli per la carta, la plastica e l’indifferenziato. A chi ne ha bisogno, viene anche consegnata la chiave per il bidone dei pannoloni (che si richiede al momento della firma del contratto). Tutte le famiglie che hanno aderito sono dotate quindi di tutti i contenitori ed eventualmente della chiave”. “Queste modalità di organizzazione della raccolta differenziata, nelle zone in cui sono state attivate, si sono dimostrate in grado di raggiungere percentuali elevate di raccolta differenziata – dicono dalla Vus – intorno al 60%, risultato che non è ottenibile lasciando il contenitore dell’indifferenziato su strada. Avere la possibilità di gettare i propri rifiuti indifferenziati sui contenitori stradali non induce a separarli. Su strada, con questa nuova modalità di raccolta dei rifiuti rimangono solo i contenitori dell’organico e del vetro, oltre a quello con coperchio rosso per i pannoloni. Peraltro, in Via Mameli negli ultimi giorni, la mancata collaborazione degli utenti che non hanno aderito sta compromettendo la raccolta del vetro e dell’organico, visto che tali contenitori sono pieni di rifiuti indifferenziati”. Alcuni cittadini contattati da TO® non sono dello stesso avviso. M. F., casalinga, replica che “è vero, ho firmato il contratto, ma hanno tolto i cassonetti ancor prima che potessi ricevere i bidoni. Sono in ritardo e non so dove andare a buttare la mia spazzatura indifferenziata. Probabilmente è anche per questo che assistiamo quotidianamente a scene di inciviltà. Inoltre segnaliamo agli operatori della VUS che incontriamo nella zona la presenza della spazzatura fuori dai bidoni. Spesso però ci dicono di chiamare il numero verde”. Insoddisfatta anche la vicina, M.B.: “notando la presenza sulla strada dei bidoni rossi chiusi a chiave, ho chiesto agli incaricati VUS a cosa servissero, visto che al momento della firma del contratto non me ne era stato parlato. Come me, altre famiglie ignoravano la loro utilità, così, su un foglio di carta, sono stati scritti i nomi di coloro che avrebbero voluto ricevere la chiave, con la promessa che sarebbe arrivata per posta direttamente a casa. I giorni sono passati, ma della chiave nemmeno l’ombra. Così mi sono recata direttamente allo sportello della VUS per ritirarla per me ed altre due famiglie, scoprendo addirittura che i nostri nomi non erano nemmeno registrati sul terminale! Chissà che fine ha fatto quel foglio…”.
(Eli.Pan.)
