E' rientrata ieri sera dalla Georgia la delegazione della Caritas Umbria che si è recata nel Paese caucasico (16-20 novembre) a consegnare i frutti della generosità del popolo umbro, destinati alle vittime del recente conflitto. A ridosso dell'ultima crisi bellica le otto diocesi della Regione si sono mobilitate per far fronte all'emergenza dei profughi, assieme a Caritas Italiana.
L'arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Riccardo Fontana, che ha la delega dei vescovi umbri per la carità, era accompagnato a Tbilisi dal delegato Caritas Umbria, prof. Marcello Rinaldi, da don Lucio Gatti, direttore della Caritas di Perugia-Città della Pieve, dalla dottoressa Arabella Pasqui, volontaria impegnata nei progetti di cooperazione internazionale della Caritas di Città di Castello, e dal ternano ingegner Stefano Salvati.Oltre agli aiuti materiali la delegazione umbra ha portato nella patria di S. Giorgio la solidarietà, l'amicizia e la vicinanza degli umbri verso chi è nel bisogno.La delegazione ha potuto constatare l'estrema gravità in cui sono costretti a vivere i profughi e le difficoltà in cui si dibatte il Governo georgiano per assicurare almeno la sopravvivenza della popolazione. Dopo la partenza delle ONG accorse nel Caucaso a seguito della guerra – la Croce Rossa italiana è appena rientrata in patria dopo un ottimo lavoro svolto – si vede la necessità di dare ulteriore supporto alla popolazione inerme e stremata, almeno fino a che i Governi europei non daranno il loro contributo perchè sia fatta una pace vera e duratura tra le parti belligeranti.La concretezza umbra, andata in supporto alla comunità cattolica locale, ha portato conforto anche alle popolazioni rimaste sul fronte, al confine tra la Georgia e la Russia, dove ancora ci sono militari armati. Anche nei giorni passati ci sono state operazioni militari che hanno provocato e morti e feriti.Il Gruppo umbro, accompagnato dal Rappresentate Pontificio, l'arcivescovo Claudio Gugerotti, è stato accolto con molta attenzione dal vescovo ortodosso di Gori, Eparchia nel cui territorio si trova la maggior parte del fronte. Il presule ortodosso auspicava, in occasione della visita della delegazione umbra, ogni possibile aiuto ai profughi in questo delicatissimo momento. Caritas Umbria ha assicurato che in vista del Natale ogni diocesi promuoverà una grandissima raccolta di generi alimentari da mandare via mare alla Caritas Georgia, soprattutto per i rifugiati.
