Ricostruzione post sisma, approvate nuove semplificazioni e deroghe - Tuttoggi.info

Ricostruzione post sisma, approvate nuove semplificazioni e deroghe

Redazione

Ricostruzione post sisma, approvate nuove semplificazioni e deroghe

Mar, 25/07/2023 - 17:16

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Più fondi per la ricostruzione di edifici rurali e Comuni più colpiti. Raggiunta intesa sulla riallocazione dei fondi NextAppennino in Umbria

Nuove semplificazioni e deroghe per la ricostruzione post sisma pubblica e privata. E’ quanto prevedono nuove ordinanze su cui è stata raggiunta l’intesa martedì 25 aprile dalla Cabina di coordinamento sisma, composta dai Presidenti delle quattro Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria), i rappresentanti dei Sindaci, i delegati dalle ANCI regionali e presieduta dal Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli.

Strumenti di semplificazione per soggetti beneficiari interventi piani opere pubbliche

 In funzione dell’adeguamento alla soglia già prevista in sede europea è stato predisposto l’innalzamento della soglia per l’affidamento diretto nell’ambito della ricostruzione pubblica. In particolare, per le opere delle Ordinanze 109, 129 e 137, la soglia passa da 140mila a 215mila euro. Viene inoltre esteso al 18 agosto 2023 il termine per la presentazione delle progettazioni da parte dei soggetti attuatori. Una novità che renderà le procedure per la ricostruzione delle opere pubbliche più snelle e consentirà agli uffici di integrare le progettazioni già in corso. Sempre nell’ottica di una maggiore efficacia e rapidità sono già stati predisposti, in collaborazione con ANAC, degli atti tipo (consultabili sul sito www.sisma.gov.it) in virtù di un Accordo per l’esercizio dei compiti di alta sorveglianza e di garanzia della correttezza e della trasparenza delle procedure connesse alla ricostruzione pubblica post-sisma, che verrà illustrato nei prossimi giorni.

Il Commissario Castelli ha dichiarato: “La Cabina di oggi segna un passaggio particolarmente significativo per la realizzazione dell’obiettivo del mio mandato: passare dalle norme ai cantieri, dare davvero l’avvio in modo sostanziale al percorso di ricostruzione. Grazie alla piena, costante, collaborazione delle Regioni, degli Usr e dei Comuni possiamo infatti guardare con ottimismo e ancora maggiore determinazione alla ricostruzione pubblica e privata. Soprattutto nei centri maggiormente colpiti che, spesso, scontano anche problematiche legati ai dissesti che il sisma ha generato nel loro territorio e a disparità normative che non tenevano sufficientemente conto della specificità della loro ricostruzione. Oltre a semplificare e ad adeguare le norme, per renderle più rispondenti alle necessità complesse e differenziate nel cratere sismico, grazie alle Ordinanze speciali in deroga e all’ascolto quotidiano delle necessità operato dallo staff della Struttura, siamo riusciti a individuare degli strumenti innovativi e dirimenti per sciogliere alcuni dei nodi più complessi degli ultimi anni. Questo momento, pur nella sua importanza, rappresenta un punto di ulteriore partenza: l’impegno non può venire mai meno e ogni risultato è l’anticamera di un’altra opera da compiere”.

Più fondi per edifici rurali e Comuni più colpiti

Un altro intervento compiuto dalla Cabina è quello che consentirà l’assegnazione di maggiori risorse per la ricostruzione privata, sia di edifici rurali sia in aree disagiate. È stata infatti accolta la modifica al Testo unico della ricostruzione privata che prevede l’aumento del 10% del contributo concedibile per la ricostruzione degli edifici nei Comuni maggiormente colpiti dal sisma, dove insistono Psr o zone rosse e anche per i cosiddetti “cantieri disagiati”, che vengono definiti da una serie di parametri come le distanze e la possibilità di accesso. Sarà anche riconosciuto un aumento di contributo per gli edifici di tipo rurale che, nell’area dell’Appennino centrale, spesso ospitavano sia l’abitazione che l’attività dei proprietari. In questo modo si vuole preservare una delle espressioni più caratteristiche del territorio del cratere, dove l’attività agro-silvo-pastorale rappresenta un’eccellenza da tutelare.

Ordinanze speciali per Marche, Abruzzo e Lazio

Sono state approvate due ordinanze speciali per la ricostruzione di Camerino, uno dei centri maggiormente colpiti delle Marche. Nelle Marche altri due atti riguardano il Comune di Pioraco ed uno specifico intervento su Macerata. Via libera anche alle Ordinanze speciali in deroga per i Comuni abruzzesi di Campotosto, Montereale, Cortino e Torricella Sicura. Sono state inoltre integrate le due Ordinanze speciali in deroga riguardanti i Comuni reatini di Amatrice e Accumoli.

Comunità energetiche rinnovabili

Relativamente alle Cer, per le quali nella Cabina di Coordinamento del 27 giugno era stata raggiunta l’intesa sulla graduatoria del bando del Pnc sisma 2009-2016, nella giornata odierna è stato dato il via libera alla creazione di un gruppo di supporto per gli interventi attuativi previsti dal bando, con particolare riferimento al partenariato pubblico-privato. I soggetti capofila beneficiari sono in totale 18 e la percentuale di contributo assegnata è compresa tra il 50% e il 70% rispetto all’investimento complessivo.

Riallocati in Umbria i fondi residui di NextAppennino

Infine, nel Corso della Cabina integrata che governa l’attuazione del Piano nazionale complementare sisma 2009 e 2016, è stata raggiunta l’intesa sulla riallocazione, riguardante la Regione Umbria, dei finanziamenti residui delle misure di NextAppennino B1.1, B2.3, B3.1e B3.2, cioè i bandi per i grandi investimenti, per l’inclusione sociale, cooperazione e terzo settore, sostegno alla costituzione di associazioni agrosilvopastorali, economia circolare e filiere agroalimentari.

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