Resta un giallo l’identità dell’uomo rinvenuto cadavere nel giorno dell’epifania lungo il torrente Tessino, a pochi passi dal centro storico di Spoleto. Le indagini non sembrano, almeno per il momento, segnare l’auspicata svolta. Questa mattina sono stati prelevati dei campioni di tessuto dai polpastrelli delle dita ora all’esame degli investigatori della polizia scientifica di Roma che tenterà anche questa strada per risalire alle generalità dell’uomo. Intanto sembra sfumare la pista che aveva portato gli agenti ad approfondire il caso di un ragazzo scomparso da Velletri ai primi di dicembre e che sembrava avere caratteristiche fisiche compatibili con quelle dell’uomo rinvenuto nel Tessino, inclusi alcuni tatuaggi sul corpo. Questo almeno quanto compariva sinteticamente nella scheda che il sito di Chi l’ha visto, la popolare trasmissione di Rai3, dedica al giovane laziale scomparso. Alcuni conoscenti avrebbero riferito che il ragazzo aveva più volte manifestato l’intenzione di farsi tatuare le iniziali del proprio papà, al quale era molto legato (nessuno ha saputo però confermare se si fosse fatto realmente tatuare il corpo). Un dettaglio comunque di non poco conto visto che sul corpo dell’uomo rinvenuto a Spoleto sono stati invece trovati 9 logogrammi cinesi il cui significato è di parole quali ‘pace’, ‘amore’ ‘potere’. Le indagini dunque continuano. E sono ancora molte le domande che attendono una risposta. Su due di queste si pone l’attenzione e il lavoro degli inquirenti: l’uomo si è suicidato o è stato ucciso? E con quale mezzo ha raggiunto la città del festival?
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