Un venticinquenne egiziano è stato arrestato e condotto in carcere dopo che un arresto e vari provvedimenti – come il divieto di dimora e l’obbligo di firma – non hanno minimamente contenuto i suoi eccessi. Nello specifico, secondo quanto ricostruito dalla Procura con l’aiuto delle indagini dei carabinieri della compagnia di Assisi guidata dal capitano Vittorio Jervolino e dalla polizia di Stato agli ordini del vicequestore Francesca Di Luca, ha inizialmente rapinato due persone extracomunitarie in casa loro con un coltello.
In quell’occasione era stato arrestato e poi scarcerato previa emissione del divieto di dimora e obbligo di presentazione quotidiana ai carabinieri; era stato protagonista di alterchi verbali e litigi fisici con degli stranieri, cittadini magrebini nella frazione di Santa Maria degli Angeli. E poi – in tre occasioni, portando all’intervento dei carabinieri – aveva litigato con altre persone, come lui già note alle forze dell’ordine, tanto da arrivare a minacciarne un altro nella sua abitazione. Alcuni giorni fa – in palese stato di ebbrezza alcolica – l’uomo è arrivato in noto fast food nella zona della stazione a Santa Maria dove, utilizzando un manganello telescopico, ha minacciato i numerosi passanti, turisti e cittadini, tanto che si era reso necessario l’intervento della polizia supportata da una pattuglia dei carabinieri. In quel caso gli agenti del commissariato, messo in sicurezza il 25enne che aveva tentato la fuga, ed accertato che lo stesso aveva occultato all’interno della sua giacca un manganello telescopico di oltre 40 cm, lo hanno denunciato in stato di libertà per i reati di procurato allarme e per l’inosservanza al divieto di dimora nel comune di Assisi. Stante la gravità dei fatti accaduti, sia la polizia che i carabinieri inoltravano alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia e al G.I.P. che aveva emesso il precedente provvedimento, due distinte informative di reato nei confronti dell’uomo evidenziando che la sua libera permanenza in città era diventata pericolosa per la cittadinanza. Il giudice, ritenendo l’obbligo di firma e il divieto di dimora misure non più idonee a contenerne “le illecite condotte” tantopiù che il giovane non le rispettava minimamente, ha deciso di disporre l’arresto per il 25enne che, rintracciato in un supermercato di Santa Maria, è stato arrestato e portato a Capanne.