Sa.Mi.
E' entrato fingendosi un cliente ed ha chiesto di vedere la merce. Pochi istanti dopo dietro di lui è entrato il complice. I proprietari della gioielleria Luci di San Martino in Colle in quel momento erano insieme dentro il negozio. Quando i due malviventi intorno alle 17.30 hanno dichiarato la rapina il marito ha pensato immediatamente di mettere al sicuro al donna “stai qui resta dietro la porta, non muoverti”, a quel punto i criminali hanno spintonato anche lui, spingendolo in un angolo. Poi hanno arraffato tutto quello che potevano. “Non hanno mai mostrato un'arma – ci spiega il titolare – ma uno di loro teneva una mano in tasca facendo intendere di avere qualcosa che poteva usare contro di noi, ho visto spuntare qualcosa dalla tasca, poteva essere una pistola od un oggetto contundente”.
Poi alla porta del negozio è arrivata una cliente del posto ed ha suonato ripetutamente il campanello, a quel punto i due rapinatori hanno velocizzato il “lavoro” hanno arraffato le cose a portata di mano e hanno chiesto di sbloccare l'uscita. Sono fuggiti, a piedi su via Umbria, così come erano arrivati. Tra le frasi dette durante la fuga si è percepito un “ci aspetta la macchina corri”. E proprio su un'auto accesa parcheggiata poco lontano dal negozio sono stati visti salire da una testimone. Ora i carabinieri sono sulle loro tracce.
Tra gli elementi al momento noti il fatto che entrambi parlassero italiano con uno spiccato accento del sud.
Foto di Marco Baldoni