In occasione dei 500 anni dalla morte dell'artista urbinate, sei città si sono unite realizzando un percorso unico che unisce l'arte di chi lo ha preceduto e succeduto
La presenza di Raffaello in Umbria è documentata dal 1498 al 1505 circa. Sette anni sufficienti ad uno dei più grandi artisti di tutti i tempi per imprimersi, nella regione, non soltanto con la propria opera, ma soprattutto grazie all’influenza esercitata sulle generazioni successive.
La mostra sul maestro
Per celebrare il quinto centenario della morte del maestro urbinate, tra le altre iniziative, è stato realizzato il circuito “Raffaello e l’Umbria 1520/2020. Suggestioni raffaellesche a Todi e nell’Umbria centrale”. Si tratta di un itinerario volto alla ricerca di tracce raffaellesche nelle opere degli artisti dell’Umbria centrale, con un’attenzione particolare non solo ai seguaci, quali Giovanni di Pietro detto “Lo Spagna” e i suoi successori, da Dono Doni ad Ascensidonio Spacca, ma anche ai predecessori, tra cui il maestro Pietro Vannucci “Il Perugino” e gli artisti Masolino da Panicale e Benozzo Gozzoli. Al contempo, la mostra itinerante vuole accompagnare il visitatore alla scoperta di piccoli musei e chiese di campagna.
I comuni coinvolti nella mostra su Raffaello
Insieme a Bettona, Deruta, Foligno, Montefalco e Todi, nel circuito dei comuni aderenti è presente anche Bevagna, grazie alla straordinaria eredità pittorica dell’artista Dono Doni e del suo seguace bevanate Ascensidonio Spacca detto “Il Fantino”. “È un grande onore per l’amministrazione comunale – commenta il sindaco di Bevagna, Annarita Falsacappa – poter essere presente nelle massime espressioni culturali della nostra Regione con un artista di notevole livello che nella sua arte esprime lo straordinario insegnamento di Raffaello Sanzio”.
Il viaggio nei siti culturali della città
Cinque punti, tutti suggestivi, sono quelli che racchiudono le opere dei due artisti, offrendo perciò anche un piccolo viaggio tra i siti culturali della cittadina: il Museo Civico, aperto da venerdì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, ospita “Madonna con il Bambino ed un fanciullo di casa Ciccoli” di Dono Doni e “Cassa del Beato Giacomo”, “Madonna di Costantinopoli”, “Annunciazione, Crocifissione con la Vergine e San Francesco” e “San Venanzo Ferrer” di Ascensidonio Spacca. Nella Chiesa di San Francesco, aperta tutti i giorni dalle 9 alle 18, è possibile ammirare il “Crocifisso Adorato da San Francesco” di Dono Doni e “La Trinità”, “L’immacolata e i Santi Gioacchino e Anna” del Fantino. Su prenotazione, possono essere contemplate le pitture di Ascensidonio Spacca presso: il Santuario Madonna delle Grazie, con “Madonna di Costantinopoli” e “San Giuseppe e il donatore Crispolto Giorgi”; la Chiesa della Santissima Annunziata e la sua “Madonna e i Santi Giovanni e Francesco”; la Chiesa di San Lorenzo con “Madonna in Gloria e i Santi Pietro, Paolo e Francesco”. Ma Bevagna è protagonista anche in un’altra mostra dedicata a Raffaello Sanzio. E’ quella di Foligno, visitabile fino al 24 gennaio 2021 a palazzo Trinci. “Raffaello e la Madonna di Foligno – La fortuna di un modello”, questo il titolo dell’esposizione folignate che, tra le varie opere, ospita anche la Madonna del Rosario dell’artista bevanate Ascensidonio Spacca.