Un appartamento dello spaccio e un’organizzazione di quattro persone che gestiva la vendita di dosi di eroina e cocaina facendo consegnare la droga ad una giovane tossicodipendente perugina, sentimentalmente legata ad uno dei pusher. La donna è stata la prima ad essere fermata proprio mentre cedeva la droga, che poco prima il fidanzato le aveva gettato dal terrazzo. L’operazione è scattata a seguito di un precedente arresto di pochi giorni fa, quando un tunisino venne fermato con tre grammi di eroina proprio nel popoloso quartiere perugino.
Gli arrestati. Così i carabinieri di Ponte San Giovanni coordinati dal comandante di stazione Luciano Martinelli, dopo aver monitorato i movimenti dei sospettati sono entrati in azione nei giorni scorsi, arrestando G.A., 21enne, residente nel ternano ma di fatto domiciliata a Ponte San Giovanni, priva di occupazione lecita, tossicodipendente e incensurata; T.F., 35enne, perugina, disoccupata, incensurata e tossicodipendente; M.S.,45enne tunisino, con precedenti penali ed attualmente sottoposto agli arresti domiciliari sempre per reati legati al mondo degli stupefacenti e di K.M., 26enne, anche lui tunisino, irregolare e pregiudicato.
La ricostruzione. Il giro di spaccio mosso dai quattro, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti e illustrato dal maggiore Giovanni Cuccurullo, andava avanti da qualche mese, periodo nel quale i quattro potrebbero aver spacciato fino a 50 grammi di droga a settimana. La ventunenne è stata fermata nella zona del “Conad” di Ponte San Giovanni mentre cedeva una dose di eroina ad un giovane operaio di Foligno. Quando la ragazza si è accorta della presenza dei carabinieri ha ingoiato la dose che stava consegnando e cercando di divincolarsi dalla presa dei militari, ha iniziato a gridare sperando che il trambusto fosse percepito dal fidanzato e dagli altri soggetti presenti nell’abitazione distante solo pochi metri, dandogli la possibilità di disfarsi della droga, inutilmente. Addosso alla ragazza sono stati trovati due dosi di eroina e pochi grammi di hashish oltre a 115 euro in contanti.
La perquisizione. Dietro una scrivania del “covo” dello spaccio, sono state trovate 37 dosi già confezionate in involucri termosaldati contenenti eroina per 25 grammi; una bilancina di precisione e la somma in contanti di 275 euro nonché quattro cellulari in uso ai quattro soggetti che per tutta la durata delle operazioni, terminate a notte fonda, hanno continuamente squillato e i cui interlocutori, richiedevano esplicitamente sostanza stupefacente.
In carcere. La prima donna fermata e i due tunisini trovati nell’appartamento sono stati trasferiti nel carcere di Capanne. La seconda donna è invece ristretta agli arresti domiciliari, essendo incinta infatti per lei le porte del carcere non si sono spalancate.