Dagli anni ’50 in ambito pubblicitario si inizia a parlare di orientamento al mercato e al cliente: l’obiettivo non è più trovare i clienti per un prodotto, ma trovare un prodotto per i clienti, ricercando meticolosamente quelle motivazioni più comuni che guidano le nostre scelte, sollecitando proprio la nostra parte inconscia. Al momento dell’acquisto infatti, obbedendo ad impulsi emotivi, siamo stimolati da immagini e simboli grafici che nel subcosciente sono associati con il prodotto.
La pubblicità ha cominciato ad elaborare ed utilizzare varie strategie nell’intento di colpire il consumatore e coinvolgerlo utilizzando dapprima gli studi di psicologia comportamentale, successivamente si sono imposti messaggi subliminali veri e propri e solo più recentemente tecniche molto più raffinate legate allo sviluppo delle neuroscienze.
Oggi la pubblicità è diventata una scienza che sa come attivare le strutture del nostro cervello. Le donne, per esempio, sono disposte a spendere di più quando credono di comprare non una semplice crema per il viso, ma una “promessa”. Non si comprano più solo arance, si compra vitalità. Non si comprano più solo automobili, ma prestigio.
È vero che fare shopping ci rende più felici (almeno sul brevissimo termine) perché ad ogni acquisto il nostro cervello si ritrova a bagno nella dopamina e sperimenta una meravigliosa sensazione di benessere, però è anche importante essere più consapevoli dei meccanismi che entrano in gioco quando compriamo un prodotto e soprattutto prima il nostro cervello emotivo azzeri completamente il nostro conto corrente.
Di questo e di altro ancora si parlerà nella lezione a cura del dott. Maurizio Gallinaro e dell’arch. Moreno Orazi. L’evento si terrà lunedì 23 marzo alle ore 16, presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico di Spoleto.