“Il professore non spacciava ma consumava solo sporadicamente piccole quantità di cocaina insieme agli amici”. Queste le parole dell’avvocato Eugenio Zaganelli, difensore del docente 52enne di San Giustino arrestato pochi giorni fa dalla Guardia di Finanza per spaccio.
Il legale ci tiene soprattutto a dire come “la portata dei fatti rappresentati debba essere ridimensionata” sottolineando come il suo assistito, peraltro, “non abbia mai ricevuto richiami dalla scuola, né tenuto comportamenti scorretti verso gli alunni”. Nessuna “doppia vita” dunque per il prof di matematica di scuola media, che comunque rischia la sospensione dall’incarico (non ancora avvenuta) e il conseguente licenziamento.
Zaganelli ha quindi annunciato di essere “già al lavoro per presentare un ricorso al Tribunale del Riesame, con l’obiettivo di ottenere la totale libertà dell’indagato e consentirgli di riprendere il proprio lavoro, visto che le esigenze cautelari si sono notevolmente affievolite”.
Secondo quanto emerso dalle indagini il 52enne – oggi ai domiciliari nella sua abitazione di San Giustino – sarebbe stato al centro di un giro di droga tra San Giustino, Citerna e Sansepolcro (Ar). Nei giorni scorsi era stato sorpreso in flagranza, mentre cedeva cocaina ad un “cliente” del luogo, proprio nelle vicinanze di casa sua, area dove i militari avevano notato da tempo un continuo via vai di persone sospette.
Tramite gli approfondimenti svolti sarebbero stati ricostruiti circa 200 episodi di cessione di droga negli ultimi mesi, equivalente ad un etto di cocaina ceduta, con un incasso di oltre 10.000 euro. Dodici sono inoltre le persone coinvolte, tra i 34 e i 53 anni, già individuate e segnalate alle Prefetture di Perugia e Arezzo come assuntori di cocaina.