I progetti sono stati realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Perugia e del Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura di UniPerugia
Otto progetti per ridisegnare un nuovo spazio per l’Hub della sostenibilità nella sede di Sviluppumbria a Terni. Sono quelli risultati vincitori fra i presentati (in totale 22) dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e del Corso di Laurea a ciclo unico in Ingegneria Edile – Architettura dell’Università degli Studi di Perugia, alla “Call for Ideas” lanciata dalla Regione Umbria per promuovere il rilancio del territorio regionale in chiave sostenibile. Un hub che vuole essere il luogo di incontro dell’ecosistema dell’innovazione: imprese, ricercatori, start up, giovani innovatori e tutti gli enti pubblici che per competenza ricopriranno un ruolo istituzionale per favorire la transizione ecologica dell’Umbria.
La proclamazione dei vincitori dell’iniziativa, si è tenuta da remoto. Dopo l’introduzione dei lavori, a cura di Michela Sciurpa, amministratore unico di Sviluppumbria Spa, del prof. Emidio De Albentiis, direttore dell’Accademia di Belle Arti, di Giovanni Gigliotti, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale, e di Massimiliano Gioffrè, coordinatore corso di laurea in Ingegneria edile-architettura, sono intervenuti: per l’Accademia, Elisabetta Furin, coordinatrice del Dipartimento di Design, Maddalena Vantaggi docente di Ecodesign nella Specialistica di Brand Design Territoriale – Corsocoordinato dal prof. Marco Tortoioli Ricci- e Fabrizio Fiorini docente di Architettura e Composizione Architettonica III nel Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura.A moderare l’appuntamento Elisabetta Boncio, responsabile Trasferimento Tecnologico Sviluppumbria. Gli studenti selezionati hanno poi presentato nel dettaglio i loro concept.
I VINCITORI
I migliori progetti selezionati sono risultati: per l’Accademia, Alessio Morelli, Giovanni Zicci, Arianna Donzelli e Veronica Tognoloni (ex aequo); per Ingegneria Edile – Architettura, Giovanni Boco e Rebecca Rossi (ex aequo), Davide Angeletti e Francesco Pio Angelilli (ex aequo). L’iniziativa renderà protagonisti gli 8 studenti selezionati: andranno a costituire un team di progettazione interdisciplinare che si occuperà di elaborare il progetto esecutivo per la ristrutturazione dello spazio che sarà dedicato ad ospitare l’Hub della sostenibilità, qui inteso in senso ampio e integrato. Segue, infatti, quelli che sono gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e che favorisce un’azione a favore del pianeta, delle persone e della loro parità di diritti. Progettare dunque in chiave sostenibile per incentivare la transizione ecologica di un territorio, che oggi significa non solo concepire uno spazio architettonico attraverso l’utilizzo di materiali e tecnologie eco compatibili, ma anche definire un luogo la cui fruizione porti alla costruzione di reti economiche e tecnologiche sostenibili; con e per il territorio, in cui l’elemento architettonico è ubicato e in continuo inevitabile dialogo.
OBIETTIVI
Le 8 idee serviranno a ri-disegnare e ri-progettare lo spazio HUB di e per la sostenibilità che sarà destinato all’organizzazione di incontri, seminari e laboratori di condivisione e co-progettazione per tutti gli attori dell’ecosistema dell’innovazione in tema di sostenibilità. L’edificio oggetto della riqualificazione è nella sede di Sviluppumbria localizzata a Terni, nella zona industriale di Sabbione, Strada delle Campore n.13.
Obiettivo dello spazio è anche ospitare eventi, processi e progetti che possano essere di supporto alle imprese nella transizione ecologica, mettendo a disposizione tutte le competenze presenti in Umbria e creando collegamenti con network di competenze estesi (extraregionali, nazionali, internazionali).
UNA RETE PER L’INNOVAZIONE
“Esprimo viva soddisfazione per il risultato di questa call for ideas, frutto di una collaborazione innovativa fra Sviluppumbria, Università degli Studi di Perugia e Accademia delle Belle Arti di Perugia – ha dichiarato Michela Sciurpa – Rivolgo i miei complimenti ai tanti studenti che hanno risposto con entusiasmo e competenza a questa call. L’Hub della Sostenibilità, così progettato nel rispetto dell’ambiente, sarà ospitato presso l’incubatore di imprese della sede di Terni di Sviluppumbria che ne coordinerà le attività con l’obiettivo di mettere a disposizione di imprese, ricercatori, talenti ed investitori un vero laboratorio di innovazione con una forte attenzione ai temi della digitalizzazione, della transizione ecologica e della coesione territoriale”.
“Il concetto di sostenibilità che sta alla base delle proposte dei nostri studenti – ha spiegato Maddalena Vantaggi – fa riferimento ad un concetto di sostenibilità, ampio e integrato; va oltre l’approccio green per rispondere anche alle sfide culturali, sociali ed economiche proposte dal territorio, elaborando strategie per una ecologia delle relazioni”.
“I progetti presentati – ha sottolineato Fabrizio Fiorini – hanno evidenziato, tutti, consapevoli riflessioni per l’affermazione del concetto di ‘sostenibilità’ nei suoi aspetti diversi e ampi. Il fatto, forse, prioritariamente interessante è significato dall’aver focalizzato l’attenzione non soltanto sulle derivazioni più dirette e attinenti, ma sulla estesa possibilità di rispondere alle varianti relazionali che trovano conferma nella variabilità e nella riconquista di identità dello spazio architettonico”.
PROSSIMO STEP
A supporto di questa fase, l’Accademia, in collaborazione con Sviluppumbria, promuoverà a breve la realizzazione di un workshop con lo studio di progettazione del designer Francesco Paretti, che guiderà gli studenti nelle varie fasi progettuali e di messa in opera dei lavori, come importante occasione di apprendimento delle dinamiche professionali e di confronto con le problematiche reali di un progetto. Aspetto interessante è che si cercherà di coinvolgere realtà imprenditoriali e start-up del territorio. Alcune di queste si sono già offerte di mettere a disposizioni materiali, arredi o scarti di lavorazione utili al recupero per la realizzazione dell’allestimento, che rispecchierà le logiche più green di progettazione sostenibile.