Presentazione del libro "Proteggi le mie parole" - Tuttoggi.info

Presentazione del libro “Proteggi le mie parole”

Redazione

Presentazione del libro “Proteggi le mie parole”

Gio, 02/05/2024 - 15:45

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L’idea del volume nasce dalla raccolta anche delle "ultime dichiarazioni" concesse agli imputati dei tanti processi in Russia

Venticinque testi di prigionieri politici russi, pronunciati tra il 2017 e il 2022, sono stati raccolti in un volume intitolato Proteggi le mie parole edizioni e/o. Il libro sarà presentato a Perugia venerdì 3 maggio 2024 alle ore 18.00 all’interno della biblioteca San Matteo degli Armeni via Monteripido, 2.L’evento è organizzato dal gruppo di Perugia di Amnesty Internationale in collaborazione con il Centro di Ricerca e intervento sociale, l’Associazione Letture ad alta voce e il sistema bibliotecario di Perugia. Interverranno: Giulia De Florio, Co-curatrice del libro e attivista di Memorial Italia; Paolo Pignocchi, Responsabile Coordinamento Europa di Amnesty International Italia; Alessandro Lucibello, Comitato Direttivo Amnesty International ItaliaPersone volontarie dell’associazione Letture ad alta voce leggeranno brani tratti dal libro.Proteggi le mie parole è stato curato in collaborazione con l’associazione russa Memorial insignita del Premio Nobel per la Pace nel 2022.L’idea del volume nasce da una semplice constatazione: in Russia, negli ultimi vent’anni, corrispondenti al governo di Vladimir Putin, il numero di processi giudiziari è aumentato in maniera preoccupante e significativa. Artisti, giornalisti, studenti, attivisti (uomini e donne) hanno dovuto affrontare e continuano a subire processi ingiusti o fabbricati ad hoc per aver manifestato idee contrarie a quelle del governo in carica. Tali processi, quasi sempre, sfociano in multe salate o, peggio ancora, in condanne e lunghe detenzioni nelle prigioni e colonie penali sparse nel territorio della Federazione Russa.Secondo il sistema giudiziario russo agli imputati è concessa un’“ultima dichiarazione” (poslednee slovo), la possibilità di prendere la parola per sostenere la propria innocenza o corroborare la linea difensiva scelta dall’avvocato/a. Molte tra le persone costrette a pronunciare la propria “ultima dichiarazione” l’hanno trasformata in un atto sì processuale, ma ad alto tasso di letterarietà: per qualcuno essa è diventata la denuncia finale dei crimini del governo russo liberticida, per altri la possibilità di spostare la discussione su un piano esistenziale e non soltanto politico.

Luogo: Biblioteca san Matteo degli Armeni, Via Monteripido, 2, PERUGIA, UMBRIA

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