Perugino doc, 43 anni, impiegato alla Procura per i minorenni, Federico Mazzi partecipa al noto premio letterario con il suo ultimo libro
Per la prima volta un perugino è iscritto al Premio Campiello. Perugino doc, 43 anni, impiegato alla Procura per i minorenni, Federico Mazzi partecipa al noto premio letterario con il suo ultimo libro “Polvere e ossa”, per La Armando De Nigris editore. Ultimo capitolo di una trilogia thriller, ambientata a Perugia, l’autore Mazzi racconta le vicende noir del commissario Martelli e dell’uomo con il carillon.
Lo scrittore Mazzi ama così profondamente la sua città natale, dove è cresciuto e vive con sua moglie Serena, che ha deciso di renderla protagonista nei suoi thriller, dove il lettore può scoprire la cultura del capoluogo umbro e il suo dialetto.
“Sono molto contento di questo primo traguardo – dichiara in una nota stampa Federico Mazzi –, sicuramente inaspettato. Anche perché dalle ricerche che abbiamo svolto molto probabilmente sarei anche il primo umbro a partecipare al premio letterario. E questo mi rende ancora più entusiasta, perché alla passione per la scrittura unisco anche l’amore per la mia città, Perugia”.
Il libro sarà presentato ufficialmente anche al Salone del libro di Torino, in programma dal 10 al 13 maggio prossimi.
Sinossi
Il commissario Martelli si trova nuovamente alle prese con un caso che toglie il respiro. Una spietata assassina semina il terrore, uccidendo in maniera brutale le sue vittime: tutti gli omicidi avvengono attraverso rituali che rimandano all’Apocalisse. Vittime di queste stragi sono gli stessi investigatori, colleghi del commissario Martelli, che sa molto bene, da quando un cadavere è stato scoperto in un vicolo di Mugnano, che il sangue tornerà a scorrere per le strade di Perugia. Ma esiste un collegamento tra le morti o è solo il piano di una folle? Veramente si sta avvicinando la fine del mondo? Colpi di scena a ripetizione e una narrazione ricca di suspense sono i segreti di questo avvincente thriller.
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