Il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati è intervenuto sulla spinosa vicenda dei premi a dipendenti comunali per le annualità 2005-2009, per la quale il consigliere comunale Francesco Gagliardi, appena una settimana fa, ha presentato un esposto alla procura della Corte dei Conti.
Poiché Gagliardi aveva anche citato anche l’attuale Amministrazione, il primo cittadino ha voluto sottolineare innanzitutto la propria estraneità e ha precisato: “Le notizie apparse sulla stampa, secondo cui le deliberazioni della Giunta comunale che hanno approvato la costituzione del Fondo salario accessorio per gli anni 2005-2009 sarebbero prive delle relazioni dei responsabili del Servizio Personale dell’epoca, non sono veritiere”.
Secondo Stirati, infatti, la suddetta documentazione esiste eccome. Il sindaco spiega poi come sono avvenute le cose:
“L’iniziale trasmissione all’avvocato Gagliardi delle deliberazioni senza i relativi allegati è avvenuta a causa della difficoltà a reperire taluni documenti,
tenuto anche conto che gli atti relativi a quegli anni sono stati oggetto di perquisizioni e sequestri da parte dell’autorità giudiziaria. Infatti, dopo ulteriori ricerche che hanno consentito di rintracciare i documenti mancanti, gli uffici hanno immediatamente provveduto ad integrare la trasmissione al consigliere Gagliardi di quanto mancante”.
“Per quello che ci riguarda, – conclude Stirati – noi vogliamo perseguire la linea della trasparenza, della regolarità degli atti, della correttezza amministrativa. Non accettiamo, tuttavia, strumentali polveroni che possano gettare un indiscriminato discredito sul nostro ente, attirando con fittizie argomentazioni l’attenzione della Corte dei Conti”.
Gagliardi controbatte – Immediata è stata la risposta del consigliere del Centrodestra eugubino, che ribadisce come quanto da lui affermato nell’esposto sia “frutto di documenti ed informazioni acquisite presso gli uffici del Comune di Gubbio”.
Gagliardi, infatti, dichiara:
“Semmai, dovrebbe essere verificata la falsità delle dichiarazioni rilasciatemi, in forma scritta, dal personale dipendente dell’Ente”.
Il consigliere si riferisce allo scambio di corrispondenza avuto lo scorso novembre con l’Ufficio Personale Comunale, dal quale avrebbe ricevuto “l’espressa affermazione dell’inesistenza agli atti comunali della documentazione” da lui richiesta. Si tratta della stessa corrispondenza che il consigliere ha poi depositato presso la Corte dei Conti affinché divenisse parte integrante della produzione documentale.
“Quanto riportato da Stirati – precisa Gagliardi – in relazione alle cause della mancata consegna dei documenti richiesti non risponde affatto al vero. Infatti, con comunicazione del 16.12.2014 (all’indomani – guarda caso – della presentazione dell’esposto), il dott. Caldarelli mi esplicitava che ‘la mancata precedente trasmissione delle relazioni in parola è dipesa da un disguido, conseguente ad un difetto di comunicazione…’“.
Il consigliere si rivolge quindi al sindaco invitandolo “ad effettuare una adeguata, corretta ed esaustiva ricognizione dei fatti prima di stilare comunicati stampa che dimostrano l’assoluta superficialità del suo agire amministrativo”. Gagliardi crede inoltre che, con il suo lavoro, possa aver creato “mal di pancia in coloro che lottano per mantenere inalterate le proprie rendite di posizione e che, evidentemente, tentano di screditarmi con false attestazioni”.
Gagliardi, in conclusione ha promesso di rivolgersi all’Organismo disciplinare del Comune di Gubbio “per verificare se il personale interessato alla vicenda abbia usato una leale collaborazione nel rapportarsi con un consigliere comunale che ha il diritto di accedere ad ogni atto amministrativo non coperto da segreto istruttorio”.
