Ponte Felcino, luci ed ombre sull'ostello Villa Giardino - Tuttoggi.info

Ponte Felcino, luci ed ombre sull’ostello Villa Giardino

Cristiana Mapelli

Ponte Felcino, luci ed ombre sull’ostello Villa Giardino

Il bene acquistato dal Comune per 160mila euro e affidato per 28 anni all'Aig, ora è centro accoglienza profughi | Un odg di De Vincenzi e Pittola per fare chiarezza sull'uso della struttura comunale
Lun, 16/05/2016 - 16:18

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Una struttura ricettiva a basso costo acquistata dal Comune per circa 160milioni delle vecchie lire riadattata a centro di prima accoglienza profughi. L’ostello Villa Giardino di Ponte Felcino è questo, un luogo di passaggio: qui i profughi arrivano e si fermano qualche settimana, due mesi al massimo, per poi essere smistati nelle altre 47 strutture della città. Una struttura bella e suggestiva, molto apprezzata dai turisti che qui si sono rifugiati negli anni, come dimostrano le 37 recensioni presenti sul noto sito Tripadvisor, l’ultima datata giugno 2014.

La gestione. La struttura vienne acquistata alla fine degli anni ’90 dal Comune per 160mila euro e durante il Giubileo la struttura venne ristrutturata attraverso un progetto di riorganizzazione che servì ad ampliare la rete turistica cittadina. Proprio in questi anni viene sancita la collaborazione con l’Associazione italiana alberghi per la gioventù   (Aig) che ottenne la gestione della struttura per 28 anni: dal 2002 al 2030. Un centinaio di posti letto che ospitano i profughi, quasi tutti uomini, sopratutto provenienti dall’Africa subsahariana.

L’odg. A questo proposito, i consiglieri del Gruppo Misto Pittola e De Vincenzi chiedono che l’amministrazione faccia chiarezza sul alcune questioni inerenti all’ostello Villa Giardino di Pont Felcino. Sul corretto impiego della struttura ricettiva, ad esempio, ma anche sulla sua gestione da parte dell’Aig e sulla tipologia di rapporto instaurato tra Aig e Arci che gestisce l’accoglienza dei profughi. Una convenzione quella firmata tra Comune e Aig che, secondo De Vincenzi, risulterebbe disattesa in molte sue parti, come in quella inerente l’obbligo di destinazione turistica e il divieto di usare la villa Giardino per scopi non previsti dalla convenzione senza l’assenso del comune stesso. “Non risulterebbe neanche la dovuta corresponsione nelle casse dell’ente degli importi dovuti da convenzione, per la quale si potrebbe ipotizzare anche l’ipotesi di danno erariale“. Un ordine del giorno che ha lo scopo di dare una risposta alla cittadinanza di Ponte Felcino e di regolarizzare l’uso di una struttura comunale, con una progettualità definita.

Problema sicurezza. Un quartiere problematico, quello di Ponte Felcino, con un alto tasso di delinquenza e di immigrazione secondo i cittadini che si sono riuniti in un comitato per portare avanti la battaglia contro l’Ostello.  A febbraio, infatti, alcuni residenti contrari all’utilizzo della struttura per l’accoglienza di rifugiati, hanno raccolto 400 firme.  Nella frazione di Ponte Felcino – spiega De Vincenzi – perdurano molteplici problematiche, prima fra tutte quella della sicurezza e gli abitanti denunciano sempre più spesso, nell’area dell’ostello e nelle zone verdi limitrofe, una situazione di degrado e cattiva manutenzione dello stabile e di una non corretta gestione nell’accoglienza dei profughi. Peraltro, non risulta neanche che altre Associazioni locali (Proloco, Amici del Teatrino, Ass. Bosco Didattico) siano state consultate in merito alla destinazione”. 


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