Quanti cittadini sanno che il vigente regolamento di Polizia Urbana del Comune di Foligno è stato approvato nel lontano 1926, anno dal quale, non è più stato modificato né integrato?
Questo regolamento avrebbe la finalità “di salvaguardare la convivenza civile, la sicurezza dei cittadini, di prevenire e contrastare condizioni di disagio, garantire la più ampia fruibilità dei beni comuni e tutelare la qualità della vita” – fanno sapere le sigle sindacali – ed è per questo motivo- scrivono – che dal 2009 vigili e sindacati sottolineano che è essenziale avere un regolamento di polizia urbana al passo coi tempi.
Sono trascorsi altri sei anni ed ancora abbiamo un regolamento che è ormai in larga parte superato – incalzano – e non disciplina fenomeni che nel 1926 non esistevano.
Un solo esempio: l’art. 108 del regolamento vigente prevede che “in qualunque luogo aperto al pubblico, nessuno può bagnarsi od esercitarsi al nuoto senza essere convenientemente coperto, né le persone di un sesso possono inoltrarsi nei siti destinati a quelli dell’altro”.
In realtà, dopo la denuncia fatta dal sindacato nel 2009 risulta che fosse stata incaricata l’area Servizi Sociali di aggiornare il regolamento ma, evidentemente, qualcosa non ha consentito di completare il lavoro.
Dopo sollecito del sindacato, qualche giorno fa – prosegue la nota – il regolamento vigente è stato pubblicato sul sito del Comune di Foligno, dove può essere integralmente visionato da chiunque.
Per comprendere fino in fondo l’importanza di tale atto, basta scaricare da internet, ad esempio, i regolamenti di polizia urbana dei comuni di Spello, Bevagna o Perugia.
Per quale motivo – chiedono i rappresentanti sindacali – l’Amministrazione ha deciso di non aggiornare il regolamento di Polizia Urbana fermo al 1926?