Jacopo Brugalossi
Ritorsione, semplice dispetto o raid mirato e premeditato? A 24 ore dal vile attacco al patrimonio floristico della piscina comunale di Spoleto ci si interroga sui moventi di un gesto che, forse, è stato messo in atto con il preciso intento di arrecare un danno a lungo termine. Già, perché come hanno più volte sottolineato nella giornata di ieri gli operatori dell’impianto – coloro che avevano piantato e visto crescere gli alberi barbaramente abbattuti dai vandali – questo “dispetto” ha un sapore diverso dagli altri messi in atto nel corso degli anni.
Danno a lungo termine – Se non altro, per il tempo che dovrà inevitabilmente trascorrere prima che i nuovi arbusti – i quali verranno piantati a breve al posto di quelli abbattuti – raggiungano le dimensioni dei loro predecessori. Avevano una decina d’anni gli esemplari più giovani. Circa 30, addirittura, il platano più vicino alla vasca olimpionica, uno dei ripari dal sole più apprezzati da coloro che sceglievano di trascorrere la giornata in piscina direttamente sul prato, danneggiato a tal punto che l’unica soluzione è stata il definitivo abbattimento. Fortunatamente, a fronte dei 10 alberi segati, ce ne sono ancora una trentina perfettamente integri, che garantiscono ampie zone d’ombra.
Piscina bersaglio dei vandali – Un danno la cui entità non ha nulla a che vedere con il tentativo di furto messo in atto poco più di un mese fa da tre individui, che entrarono forzando una porta laterale e arraffarono in fretta e furia ciabatte, mute e costumi usati nello spogliatoio delle istruttrici, prima di essere bloccati ed arrestati dai Carabinieri. Capitò di peggio nell’agosto del 2011, quando i soliti ignoti si introdussero nottetempo nell’impianto e rovesciarono in acqua sedie, sdraio, tavoli e ombrelloni con tanto di basamento di cemento. Ma ci fu anche chi, diversi anni prima, ebbe la “brillante” pensata di spingere in acqua nientemeno che un Ape Car, utilizzato dal personale per raccogliere i bidoni dell’immondizia a fine giornata. Tutti attacchi vili e pesanti, certo. Ma non “a lungo termine” come quello di ieri notte.
Videosorveglianza e allarme – La decisione del Comune di sporgere denuncia contro ignoti, per quanto sacrosanta, non fa passare in secondo piano l’urgenza di dotare la piscina di un impianto di videosorveglianza, o quantomeno di un allarme ad infrarossi. Probabilmente gli unici modi per mettere al riparo dai raid dei vandali una struttura che, nonostante qualche acciacco dovuto all’età, è ancora considerata tra le più appetibili dell’Umbria, scelta non a caso dalla Federazione Italiana Nuoto per le finali regionali degli Esordienti A (in corso di svolgimento proprio in questi giorni) e degli assoluti (9-12 luglio).
Beccati bagnanti notturni – A sottolineare quanto la cittadinanza spoletina abbia a cuore le sorti della piscina, basta andare a curiosare in rete, su facebook. Decine, se non centinaia, i commenti che invocano una maggiore tutela nei confronti dell’impianto. Ed è stato grazie all’allarme dei residenti della zona se i Carabinieri, a maggio, arrivarono in piazza d’Armi in tempo per arrestare i tre ladri. Qualcosa di simile è successo anche poche notti fa, quando un gruppetto di giovani è stato sorpreso a fare il bagno di notte sempre grazie alla segnalazione dei cittadini, insospettiti dal rumore.
Indagini proseguono – Ieri notte, invece, nessuno ha visto né sentito nulla, nonostante l’abbattimento di 10 alberi abbia richiesto un tempo di permanenza piuttosto lungo dei vandali all’interno dell’impianto, e generato un discreto rumore. Nella zona, inoltre, non ci sono esercizi commerciali con videocamere di sorveglianza che potrebbero aver registrato l’arrivo o la fuga dalla banda. Le indagini dei Carabinieri, comunque, proseguono.
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Spoleto, ennesimo atto di vandalismo alla Piscina Comunale / Abbattute una decina di piante