Succede nell'assisano, indagini della polizia: l'accusa è di maltrattamenti in famiglia
Non sopportava che la donna non avesse avuto ancora figli, e per questo spesso la insultava e picchiava. Fin quando la donna si è rivolta alla polizia di Stato del commissariato di Assisi agli ordini del vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca che, dopo le indagini, ha notificato all’uomo, un 41enne, un divieto di avvicinamento emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Perugia per il reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie.
Lo scorso 20 settembre, a seguito di chiamata al Numero Unico di Emergenza Europeo, gli agenti assisani erano intervenuti nell’abitazione coniugale perché il 41 enne, in stato di ebbrezza, era andato in escandescenza insultandola e percuotendola. La donna, per fuggire all’aggressione del marito era fuggita nella camera da letto ma era stata raggiunta dall’uomo che, dopo averla spinta, aveva continuato a colpirla. Solo l’intervento del cugino della donna era riuscito a farlo desistere e ad allontanarlo fino all’arrivo degli agenti. Gli accertamenti delegati alla Polizia di Stato hanno messo in luce le numerose vessazioni fisiche e psicologiche perpetrate nell’ultimo anno dall’indagato.
Secondo quanto riferito dalla vittima, il 41 enne — spesso alterato a causa dell’abuso di sostanze alcoliche — non accettando il mancato concepimento di figli che la coppia desiderava, era solito insultarla e minacciarla, arrivando — in alcune occasioni — ad aggredirla fisicamente e a danneggiare le suppellettili della casa coniugale. È emerso che l’uomo, nel corso dell’ultimo anno, si era ripetutamente lasciato andare a minacce, aggressioni verbali e fisiche contro la donna procurandole uno stato di sofferenza e paura, in ragione della gravità degli episodi, terminati gli accertamenti della Polizia di Stato e ricostruita compiutamente la vicenda è stato contestato all’uomo il reato di maltrattamenti in famiglia.
Il gip ha deciso per un divieto di avvicinamento alla donna, nonché all’abitazione della stessa e al luogo di lavoro, Il provvedimento impone altresì il divieto di mettersi in contatto con qualsiasi mezzo con la persona offesa dal reato. Una volta emesso il provvedimento, gli agenti hanno rintracciato l’uomo ed hanno eseguito la misura cautelare.