PIANO REGOLATORE SPOLETO, APPROVATA A MAGGIORANZA LA PARTE STRUTTURALE - Tuttoggi.info

PIANO REGOLATORE SPOLETO, APPROVATA A MAGGIORANZA LA PARTE STRUTTURALE

Redazione

PIANO REGOLATORE SPOLETO, APPROVATA A MAGGIORANZA LA PARTE STRUTTURALE

Mer, 14/05/2008 - 20:30

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Via libera alla parte strutturale del piano regolatore generale. Il Consiglio comunale di Spoleto, con 17 voti a favore (tra cui anche quello dell'Udc), 8 contrari e nessuno astenuto, ha approvato la parte strutturale del Piano Regolatore Generale.

Nella sessione di Consiglio Comunale che si è aperta oggi 14 maggio il massimo consesso cittadino ha trattato il Piano Regolatore Generale, nella sua Parte Strutturale. Giunge quindi a conclusione un processo che, iniziato nel settembre 2002, con l'approvazione del Documento Programmatico, si è snodato nella prima adozione del giugno 2003, nella seconda con l'esame delle osservazioni nel luglio 2005, e nell'istruttoria della Provincia di Perugia che si è svolta da marzo 2007 a febbraio 2008, per verificare la congruenza dei suoi contenuti con il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. La Conferenza Istituzionale che si è svolta nel mese di Marzo tra Regione, Provincia e Comune ha sancito definitivamente la conclusione di questo percorso.

“Il Piano che ora il Consiglio Comunale è chiamato ad approvare” ha esordito all'inizio dei lavori il Vicesindaco con delega al Urbanistica e al Piano Regolatore Daniele Benedetti “è il risultato di un percorso che ha conosciuto anche numerosi momenti di partecipazione e di condivisione con la comunità, oltre agli adeguamenti al quadro legislativo e normativo che nel tempo, e successivamente alla sua adozione, il Piano ha dovuto apportare. Essi hanno riguardato principalmente l'entrata in vigore del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) che, da febbraio 2007, ha stabilito rigidi vincoli alle previsioni urbanistiche, per evitare o limitare al massimo insediamenti in aree a rischio di esondazione. Ciò ha comportato una ridefinizione delle originarie previsioni del Piano, in alcuni casi rimuovendole ed in altri subordinando la loro attuazione alla mitigazione od eliminazione del rischio. Gli ulteriori vincoli che il Piano ha dovuto rispettare in sede di redazione sono stati legati all'incremento di consumo di suolo e di nuova volumetria, che non avrebbero dovuto superare il 10% dell'esistente, secondo il dettato del PTCP soprarichiamato. Il dimensionamento è stato quindi inferiore a tale soglia, consentendo comunque una previsione di circa cinquemila nuovi abitanti nell'arco del decennio, oltre alla ulteriore capacità abitativa derivante dal recupero del patrimonio edilizio esistente ed al completamento delle residue aree già urbanizzate. Particolare attenzione è stata data anche all' aspetto ambientale, con la Valutazione di Incidenza della Regione Umbria relativa alla tutela dei Siti di Interesse Comunitario (SIC), ed alla consulenza dell'ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) in merito alle aree a rischio di incidente rilevante, sulle quali è stata fornita una apposita relazione (RIR), che da' atto che le previsioni del PRG sono ben oltre le distanze di sicurezza di legge. Molti altri aspetti andrebbero illustrati, in particolare le articolazioni per macroaree delle previsioni urbanistiche, la modalità di attuazione con il principio perequativo, la plurifunzionalità delle macrozone, ma questi saranno oggetto di successivi approfondimenti, che non mancheranno in seguito.”I lavori del consiglio proseguono con la discussione sulla parte operativa del PRG. Unitamente alla approvazione della Parte Strutturale, la Legge Regionale 11/2005 stabilisce che debba essere adottato dal Consiglio Comunale anche il primo Piano Operativo.Questo strumento articola e definisce -operativamente, appunto- le previsioni dello Strutturale all'interno delle Macroaree, mentre per la parte agricola la normativa è già prescrittiva nello Strutturale. Il doppio livello di pianificazione -il PRG Strutturale ed Operativo- consente di definire le scelte strategiche e di fondo con la parte Strutturale, che costituisce la spina dorsale della pianificazione comunale, e di articolarne l'attuazione tramite uno o più piani Operativi, che nel corso dei mandati amministrativi vengono redatti in base alle esigenze ed agli obiettivi di mandato. La scala di rappresentazione delle cartografie dell'Operativo -1:2.000- consente di definire in dettaglio le scelte progettuali, che all'interno delle Macroaree ( 107 ) sono specificate con l' attribuzione degli indici volumetrici, dei servizi, della viabilità e degli spazi pubblici. Il Piano dei Servizi, che ne costituisce parte integrante, fornisce un quadro aggiornato ed esauriente del sistema comunale nel suo insieme, sia nel suo stato attuale sia nella prospettiva futura, dimensionando anche il fabbisogno che occorrerà soddisfare per i nuovi insediamenti.


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