Prosegue la fase partecipativa e di ascolto da parte dell’amministrazione comunale sul nuovo manuale dell’arredo urbano e del decoro degli spazi pubblici per Assisi. Stasera, lunedì 23 ottobre, alle ore 21, nella Sala della Conciliazione, l’amministrazione organizza un’assemblea aperta a tutta la cittadinanza.
La proposta del nuovo manuale di arredo urbano, redatta da esperti e finanziata da Mibact e Unesco, è pubblicata da agosto sul sito istituzionale del Comune (www.comune.assisi.pg.it/manuale-arredo-urbano-2023) per il confronto e la presentazione delle osservazioni da parte dei cittadini, delle associazioni di categoria, degli operatori economici e sociali e di tutti i portatori di interesse. Oltre alla bozza di manuale, che contiene l’analisi di contesto, le schede tipologiche, i criteri e le modalità di attuazione, ed è scaricabile insieme alla presentazione, nel link è previsto un apposito form per inviare osservazioni, suggerimenti e proposte, compilando uno spazio dedicato.
L’inserimento online del manuale e la fase partecipativa sono, per volontà dell’amministrazione comunale, propedeutici alle fasi di approvazione e arrivano dopo una serie di incontri con i rappresentanti delle associazioni di categoria che si sono succeduti in questi mesi e anche dopo una prima assemblea pubblica a fine luglio molto partecipata e ricca di contributi. L’assemblea del 23 ottobre raccoglierà ulteriori suggerimenti e istanze.
L’elaborazione del manuale è frutto di un lavoro lungo tre anni e rappresenta “una sfida ambiziosa della visione della città lanciata verso il 2026, anno dell’ottavo centenario della morte di San Francesco”, come spiega l’amministrazione comunale che vuole “far diventare Assisi ancora più bella” e accogliente, più fruibile e attenta alle esigenze della comunità e dei visitatori”. Anche viste le proteste e le polemiche, “L’amministrazione comunale ribadisce che farà la sua parte sia nel garantire contributi agli esercenti o aventi titolo che si adegueranno alle nuove regole prima del 2026 e sia nello stanziare risorse per cambiare e migliorare gli elementi di arredo pubblici (fioriere, portasegnali e dissuasori, cestini per la raccolta dei rifiuti, illuminazione pubblica, etc etc)”