Tempo di tasse e di bilanci. La Giunta comunale perugina ha approvato ieri pomerigggio l’adeguamento delle tariffe Tari per l’anno 2014, in recepimento delle normative statali. E’ stato inoltre approvato l’adeguamento del piano finanziario con la riduzione della spesa per il servizio di Igiene Urbana in seguito ad accordi presi con Gesenu, garantendo al contempo il più possibile la qualità dei servizi. In quest’ottica l’azione di riduzione è stata indirizzata prevalentemente sui servizi accessori e opzionali, nonché su alcune riduzioni di frequenze di svuotamenti di cassonetti.
“E’ la prima volta dal 2007 che si applica a Perugia una riduzione della spesa”, ha sottolineato il vicesindaco Urbano Barelli (Ambiente). Il risparmio così ottenuto per l’anno in corso, pari a 341.670,52 euro, sarà utilizzato per coprire la spesa per il finanziamento delle agevolazioni/esenzioni sociali per le fasce disagiate della popolazione. Per il 2015, invece, si prevede un risparmio di oltre un milione di euro che sarà spalmato a beneficio di tutti i contribuenti.
Per quanto riguarda l’adeguamento delle tariffe Tari, Barelli ha precisato che “i conguagli che scaturiranno dall’adeguamento dei coefficienti per l’adeguamento delle tariffe Tari a valere sull’anno 2014 verranno conteggiati e richiesti nel 2015, dove si potrà contare sulle riduzioni previste dai tagli ai costi del piano finanziario 2015 per l’applicazione della Tari del prossimo anno.
In base alle simulazioni effettuate per l’anno in corso con i nuovi coefficienti si rilevano, infatti, sulle utenze domestiche, sia diminuzioni che aumenti: le riduzioni potranno raggiungere anche i 40 euro sulle superfici maggiori, mentre gli aumenti, piuttosto contenuti, variano da pochi centesimi fino a massimi di circa 15 euro”.
Come si ricorderà, il piano finanziario per l’applicazione del tributo comunale sui rifiuti per l’anno 2014 è stato approvato a febbraio, ma nel mese di maggio è cambiata la normativa che ha imposto la revisione dei coefficienti utilizzati per il calcolo delle tariffe, per le utenze domestiche e non domestiche, sia sulla parte fissa e sia su quella variabile, entro determinati intervalli d’oscillazione. Alcuni coefficienti erano tuttavia rimasti fuori dai campi di oscillazione previsti: la giunta ha dunque riportato questi valori nei limiti della recente normativa.