Una chiesa gremita di persone, quella di Santa Maria Assunta in Casaglia (Perugia), ha dato l’ultimo saluto a Ferruccio Picciolo scomparso nella giornata di ieri dopo aver lottato per anni contro la malattia che ne aveva sfibrato il fisico ma non lo spirito.
Le esequie si sono tenute questo pomeriggio e in tanti si sono stretti intorno alla moglie, la signora Annalisa Zaffini, ai figli, Federica, capo segreteria del sottosegretario all’interno, e Massimiliano, funzionario dell’Anas e ai famigliari, tra cui i cognati, Franco ed Enrico Zaffini. Presente tra gli altri alla cerimonia anche Emanuele Prisco e Marco Squarta.
Nato a Milazzo, dopo gli studi di architettura si era dedicato all’insegnamento nelle scuole superiori. Galeotto fu il servizio militare, che prestò alla allora Scuola Sottufficiali di Spoleto (oggi 2° Reggimento Granatieri di Sardegna): fu proprio nella città del festival che incontrò l’amore della vita, Annalisa, da cui ha avuto i due figli.
Con il tempo Ferruccio Picciolo aveva aggiunto alla passione per l’insegnamento quella per la progettazione, tenendo sempre viva la passione per l’arte e il disegno che ha trasmesso ai figli.
Negli ultimi anni aveva dovuto lottare contro la malattia con una forza non comune, circondato dalle premure della famiglia e dai tanti amici.
Alla signora Annalisa, a Federica e Massimiliano e ai congiunti giunga il cordoglio della redazione.