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Perugia, Ncd – Ap prende le distanze dalla gestione Gesenu

Redazione

Perugia, Ncd – Ap prende le distanze dalla gestione Gesenu

Il consigliere comunale insieme a Massimo Monni "Gestione complessa dove è mancato il peso politico"
Lun, 31/07/2017 - 15:28

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Una maggioranza che scricchiola. Lunedì mattina, durante una conferenza stampa su Gesenu, il consigliere di Ncd – Alternativa popolare Emanuele Scarponi, fiancheggiato da Massimo Monni, ha ufficialmente preso le distanze dalla gestione da parte dell’amministrazione di Gesenu. “Sono stato votato e manterrò gli impegni presi, ma da questo momento sono libero“.

Solo qualche settimana fa il sindaco Andrea Romizi – come racconta Monni – ci ha chiesto se volessimo indicare un nome per Gesenu. Tuttavia abbiamo preferito rigettare l’invito, tirandoci fuori da questa partita per diverse ragioni, ma soprattutto perché non vi è l’interesse politico a procedere a questa nomina per prendere le distanze da un percorso politico che non ci ha soddisfatto. Ciò in quanto l’atteggiamento dell’attuale Amministrazione, ed in particolare del vice sindaco, nella vicenda Gesenu è stato a dir poco imbarazzante soprattutto da parte di chi aveva fatto di questa materia un’autentica battaglia politica”. Eppure nel 2014 fu proprio Ncd ad indicare la nomine del vertice Gesenu del dimissionario Luca Marconi. “Lo stesso Marconi– commenta Scarponi – ha svolto un’attività di grande valore, impegnandosi nel suo ruolo pur tra mille difficoltà. Per questo a lui vanno rivolti tutti i ringraziamenti del caso. Poi, come noto, sono intervenute le dimissioni di Marconi dal ruolo di presidente di Gesenu”. 

La partita Gesenu necessita di visioni strategiche e scelte coraggiose che non abbiamo potuto fare perché non c’è copertura politica– spiega il consigliere Scarponi – Sarebbe stata solo nomina di facciata, dobbiamo capire che cosa fare, siamo soci o clienti, la vogliamo vendere o riprendere, abbiamo il 45% delle quote eppure siamo stati inesistenti. Io mi voglio tirare fuori da questa gestione“.
Una partita, quella di Gesenu molto complessa:  “E’ un problema la gestione, siamo soci di una società che sta a Perugia e ha molti dipendenti, bisogna avere le idee chiare su come gestirla e non aspettare che sia la magistratura a ripulire i ‘rami sporchi’ di cui tutti sapevano. Quando sono state vendute le quote noi non abbiamo saputo niente, se non a cose fatte. Il socio pubblico non conta niente, e lo abbiamo visto. Ma perché è mancato un qual certo peso politico che non è riuscito a mettere in pratica gli indirizzi politici”. 

Abbiamo quindi scelto di tirarci fuori da questa nomina visto che ci siamo resi conto che in tre anni di legislatura su Gesenu abbiamo avuto le mani legate e che in futuro non ci sarà sulla partecipata alcuna possibilità di ritagliarsi uno spazio politico”. Una visione strategica che, secondo Scarponi, manca anche su altri punti: i trasporti e la mobilità  con cui gli attuali consiglieri dovranno fare i conti, da qui a due anni, in vista delle nuove elezioni politiche. “C’è un programma da portare avanti e non intendo non mantenere gli impegni presi. Sono stato votato e ora ho intenzione di portare avanti il mio lavoro ma poi mi riterrò libero”. 
Monni ha comunque confermato che Ncd non uscirà dalla maggioranza di palazzo dei Priori per ragioni di serietà e per rispettare appieno il mandato ricevuto avendo sottoscritto un programma che, in parte, si sta portando avanti. Tuttavia a fine legislatura rivendicherà il diritto di effettuare le scelte politiche ritenute più opportune, senza alcun vincolo col passato.


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