Tutto rientrato a Palazzo dei Priori: indiscrezioni, poi confermate da fonte diretta, vorrebbero le dimissioni dell’assessore Calabrese già rientrate, dopo un pranzo dai toni distesi tenutosi oggi insieme al sindaco di Perugia Andrea Romizi. Ieri Calabrese aveva presentato le sue dimissioni al sindaco Romizi, andando via durante una riunione tra maggioranza e minoranza, a seguito del rinvio, deciso dal primo cittadino, sulla discussione su Centralcom. Intanto domani (mercoledì 3 dicembre, ndr) dovrebbe svolgersi il consiglio comunale a proposito della partecipata. L’assessore resta dunque in giunta, pronto a tornare subito al lavoro.
“Sono felice, per ragioni sia personali che politiche, che Francesco Calabrese abbia deciso di continuare a lavorare per il cambiamento di Perugia”, dice – in una nota diffusa oggi pomeriggio dall’ufficio stampa di Palazzo dei Priori – il sindaco Romizi. “Ci servono – continua Romizi – la sua intelligenza e la sua passione civile, che non sono inferiori all’onestà intellettuale con la quale sostiene le proprie convinzioni. Credo che da questa vicenda, per come si è conclusa, la giunta comunale esca, se possibile, rafforzata perchè si è dimostrato che la dialettica al suo interno non perde mai di vista il superiore interesse della città ed il progetto politico che i perugini hanno votato. Nei prossimi giorni cercheremo di mettere sul tavolo un confronto sereno, che affronti in modo puntiglioso tutte le questioni, tenendo ben presente che per la giunta comunale al primo posto dell’agenda di governo c’è il bene di Perugia, in un clima di rapporti di civiltà interistituzionali, anche qualora vi fossero posizioni legittimamente diverse. Certo è – conclude Romizi – che Francesco Calabrese farà parte di questo percorso”.
Una nota di commento alla vicenda arriva anche dal segretario del Pd di Perugia, Francesco Maria Giacopetti, secondo il quale “il rientro in giunta di Francesco Calabrese a poche ore dall’annuncio delle sue dimissioni per divergenze col sindaco Romizi sul ventilato recesso da Centralcom del Comune di Perugia assume contorni inquietanti“. Per Giacopetti, “uscire da Centralcom significherebbe tradurre i capricci di qualcuno in un isolamento dannoso, tecnicamente ed economicamente, per la città, in tema di banda larga“. Infine per il segretario del Pd perugino “l’atteggiamento dell’assessore Calabrese e della giunta mortificano le istituzioni e la loro credibilità. Le dimissioni di un membro dell’esecutivo non possono diventare strumento di mediazione politica”.
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