Trionfa un film spagnolo al PerSo – Perugia Social Film Festival 2019. Il premio più importante della V edizione del Festival internazionale di cinema documentario sociale va a Zumiriki, di Oskar Alegria (Spagna, 2019, 122’). Il regista ha costruito una capanna sulle sponde isolate di un fiume, proprio di fronte all’isola della sua infanzia inghiottita dall’acqua in seguito alla costruzione di una diga. Lo scopo era ritornare in quel luogo, diventato invisibile. Il film è il diario di un naufrago che si aggira tra i ricordi: quattro mesi di un’esperienza stile Walden in un paradiso perduto con due galline, un piccolo orto e un orologio fermatosi per sempre alle 11.36 e 23 secondi. Un diario visivo che riesce a filmare quello che non c’è con gli occhi della memoria.
La Giuria, composta da Gianfilippo Pedote (Presidente), produttore; Sara Fgaier, regista e Martìn Solà, regista, ha deciso di assegnare il premio come miglior film della Competizione Internazionale (PerSo Award – € 3.000) a un film manufatto, difficile da classificare. Qualcosa che sta metà tra il rifugio e la zattera. Un film “piccolo”, artigianale, che si distende nel racconto lento del suo processo di(auto)produzione. Ma ha anche la libertà selvaggia della poesia, gioca con il senso delle cose e del cinema, recupera film e pensieri di un altro tempo e crea, così, un tempo ulteriore (Sentieriselvaggi.it).
La Menzione speciale della giuria va a Closing Time, di Nicole Vögele (Svizzera/Germania, 2018, 116’). Il film, già Premio Speciale della Giuria al Festival di Locarno, narra la storia del signor Kuo e di sua moglie Lin che cucinano per gli insonni della città, lavorano tutta la notte, dormendo durante il giorno, come fanno in molti nel caos di Taipei. Il premio del pubblico (PerSo Agorà) va ad uno dei film più attesi di questa edizione 2019: J’veux du soleil, di Gilles Perret e François Ruffin (Francia, 2019, 75’). L’attesissima nuova opera del deputato-reporter François Ruffin (membro dell’Assemblea nazionale francese) a due anni da “Mercì, Patron!”, Premio Cesar 2017 e campione d’incassi in Francia. Un road movie politico attraverso la pancia della società francese e di tutta Europa. Proseguendo con i premi: PerSo Short Award (Giuria del settimanale Film Tv): À l’usage des vivants, di Pauline Fonsny (Belgio, 2019, 27’).
Il PerSo Cinema Italiano viene assegnato a Noi, di Benedetta Valabrega (Italia, 2018, 54’). PerSo Short Jail (Giuria detenuti del Carcere di Perugia – Capanne) va a Pratomagno, di Gianfranco Bonadies e Paolo Martino (Italia, 2019, 28’). Corsa a termine, di Giacomo Della Rocca, si aggiudica il premio Umbria in Celluloide, la speciale sezione del Perugia Social Film Festival che premia lavori di registi umbri o ambientati in Umbria. La competizione nata con l’obiettivo di valorizzare le produzioni e sostenere i talenti del cinema made in Umbria. Percorsi/Prospettive va a In her shoes, di Maria Iovine (Italia, 2019, 19’), vincitore già del Premio Zavattini e Menzione speciale a Visioni Italiane. Perso Lab Award viene assegnato a L’ultimo raggio verde, di Paolo Negro. Menzione 1° premio doc.it: Boramey, di Tommaso Facchin e Ivan Franceschini. Menzione straordinaria: Agalma, di Doriana Monaco.
Domenica 13 ottobre. L’ultima giornata del PerSo – Perugia Social Film Festival 2019 comincia alle 17, al Cinema PostModernissimo, con la proiezione del film vincitore per le categoria PerSo Award Zumiriki e alle 19 è la volta del film Noi, vincitore del Premio PerSo Cinema Italiano. Alle 20.30 il Film di chiusura; Arrivederci Saigon (Italia, 2018, 80’), di Wilma Labate, ospite in sala. A seguire la performance di Rossella Canaccini e Viviana Tacchella, protagoniste di Arrivederci Saigon, accompagnate dal chitarrista Samuele Martinelli. Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito.
www.persofilmfestival.it