Leonardo Grimani è il nuovo segretario comunale del Pd di Terni con appena 59 voti su 103.
Passa così la linea Corsi-Brega che voleva un segretario ‘istituzionale’ per tamponare l’emorragia del partito che continua a perdere consensi, ma anche militanti. Nell’assemblea che si è tenuta ieri sera, prima del voto, 5 delegati dei ‘circoli ribelli’ hanno rassegnato le loro dimissioni, ma, a quanto si apprende, nelle prossime ore il numero potrebbe salire.
Nonostante i tentativi di ricucire i rapporti interni e verso l’esterno, i dirigenti dem locali hanno avuto, ancora una volta, la prova che non è questo il modus operandi che ‘la base’ si aspetta per rivitalizzare un partito che è diventato fantasma.
Dopo le dimissioni dell’ex segretaria Sara Giovannelli, era stato chiesto a gran voce d aspettare il congresso per l’elezione del nuovo segretario e l’azzeramento dei vertici del partito che, evidentemente non ne vogliono sapere di lasciare: la scelta, si far per dire visto che era l’unico candidato, del senatore Grimani è indicativa in tal senso.
Ma è anche indicativo che un senatore, e sindaco di San Gemini, non sia riuscito ad andare oltre un esiguo 55% in un’assemblea di 103 delegati.
Ancora una volta, dunque, il compito del segretario non sarà tanto quello di programmare le iniziative politiche, ma di cercare di tenere uniti pezzi di puzzle che, al momento, sembrano incompatibili.