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PATTO TERRITORIALE TERNI – NARNI, GLI AGGIORNAMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE

Redazione

PATTO TERRITORIALE TERNI – NARNI, GLI AGGIORNAMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE

Mer, 06/04/2011 - 09:10

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La Giunta regionale dell’Umbria sta lavorando all’aggiornamento del Patto di territorio per i comuni di Terni e Narni: lo ha annunciato l’assessore regionale alle politiche attive del lavoro, Gianluca Rossi, sottolineando che, rispetto al documento sottoscritto nel 2005 tra Regione Umbria e Ministeri dell’Economia e della Università e Ricerca, la revisione dovrà necessariamente tener conto del mutato scenario economico globale, dell’evolversi della crisi del Polo chimico di Terni, delle risorse disponibili e destinabili alla realizzazione di infrastrutture e delle modifiche normative che individuano nell’accordo di programma la modalità di intervento in caso di crisi industriali complesse. In occasione dell’iniziativa dei lavoratori della Basell, il 10 marzo scorso, a specifica richiesta delle istituzioni locali rappresentate dalla presidente della Regione, il ministro allo Sviluppo Economico Romani – ha ricordato l’assessore – aveva già manifestato la propria disponibilità ad avviare un confronto sull’argomento. Ciò anche in considerazione della situazione di grave difficoltà in cui versa il polo chimico di Terni a causa della chiusura dell’impianto di proprietà della Lyondell Basell e delle difficoltà della Meraklon, che rischiano di mettere in forse la sopravvivenza dell’intero complesso industriale. Spetterà ora alla Regione richiedere alla Presidenza del consiglio dei ministri e al Ministro dello sviluppo economico la definizione di misure ed interventi adeguati, sulla base di una piattaforma condivisa dalle istituzioni locali e dalle parti sociali.

OBIETTIVI E SVILUPPO – L’obiettivo che intendiamo raggiungere – ha detto l’assessore – è sostenere l’attività congiunta dei soggetti pubblici e privati nella tutela dell’apparato produttivo esistente, assicurare il rilancio delle attività produttive e salvaguardare l’occupazione nei siti industriali in crisi, con particolare attenzione alle vocazioni produttive dell’area. Il nuovo protocollo dovrà quindi sostenere lo sviluppo ed il consolidamento nell’area di “leadership” tecnologiche e produttive sui “driver” dei materiali e delle tecnologie innovative, della chimica verde e delle energie rinnovabili e in questo contesto l’industria di base e la manifattura possono rilanciarsi su piattaforme e tematiche che rappresentano anche un forte potenziale di crescita. Quattro sono gli assi di intervento intorno a cui la Giunta regionale intende avviare il confronto ed orientare le politiche per lo sviluppo, in coerenza con gli indirizzi programmatici già assunti, per l’avvio del negoziato con il governo. Si tratta di interventi per: supportare il processo di crescita e diversificazione dell’industria di base sui nuovi driver dello sviluppo, potenziare il sistema di ricerca sviluppo ed innovazione coerente con la vocazione industriale dell’area, realizzare infrastrutture sul territorio rispondenti ai fabbisogni del sistema produttivo e di sviluppo del capitale umano. In particolare, lo sviluppo e la diversificazione dell’industria di base può articolarsi su tre linee di attività riguardanti: la reindustrializzazione del polo chimico ternano sul versante della chimica verde, auspicando il coinvolgimento delle imprese già insediate e di altri soggetti imprenditoriali, il rafforzamento delle condizioni di localizzazione della AST – Thyssen Krupp, attraverso il consolidamento del sistema di relazioni e di supporto all’attività della multinazionale e l’emersione del potenziale industriale e di sviluppo legato alle applicazioni della nuova chimica e delle tecnologie dei materiali nel settore dell’energia rinnovabile e dell’efficienza energetica.
LA RICERCA – Sul versante della ricerca, sviluppo ed innovazione coerente con la vocazione industriale dell’area, tra le attività individuate è previsto lo start up operativo, con ampliamento della base industriale, del polo di innovazione, il rafforzamento della presenza dell’Università, l’integrazione tra centri di ricerca privati (CSM, laboratori grandi imprese , ISRIM) e attività del polo di innovazione, dell’Università e del Centro Europeo di Ricerca sulle Nanotecnologie e la proiezione internazionale del sistema industriale attraverso la partecipazione alla grandi piattaforme tecnologiche europee ed alle iniziative nell’ambito del VII Programma Quadro della UE.

INFRASTRUTTURE – Nell’affrontare il tema delle infrastrutture per lo sviluppo del sistema produttivo si ritiene di carattere strategico il completamento del sistema logistico territoriale e l’entrata in funzione della piastra logistica di Terni, già cantierabile per uno stralcio funzionale di 20 milioni di euro, l’ultimazione e il potenziamento delle infrastrutture stradali e ferroviarie di collegamento con il porto di Civitavecchia e della infrastruttura ferroviaria lungo la direttrice Orte-Falconara.Relativamente al capitale umano si punta a valorizzare, in ambito territoriale, le specificità del circuito scuola, lavoro e formazione, a concentrare le opportunità di incontro tra domanda ed offerta di ricerca, a favorire la mobilità internazionale delle risorse umane ricercatori, studenti, dottorandi in connessione con il potenziamento del sistema integrato territoriale di R&S e a sostenere il sistema integrato di R&S attraverso assegni di ricerca ed altri strumenti di valorizzazione ed inserimento del capitale umano. Ad un apposito Comitato, presieduto da un rappresentante del Ministero dello sviluppo economico e composto da un rappresentante di ciascun soggetto sottoscrittore, spetterà il coordinamento operativo delle attività previste nel protocollo. Tra le attività svolte dall’organismo: assicurare la sinergia tra gli investimenti di tutti i soggetti imprenditoriali e individuare le modalità di raccordo e garanzia tra i procedimenti agevolativi di competenza statale e regionale.

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