Dopo settimane di morrmorii e malumori, si apre ufficialmente il toto-giunta: il direttivo dei dem chiede "un deciso cambio di passo che ponga fine a mesi di stasi"
Dopo settimane di rumors, mormoriii, malumori e un’intervista a dicembre in cui dalle pagine di Tuttoggi.info la segretaria Claudia Ciombolini chiedeva chiaramente al sindaco di “far contare il PD molto più di quanto è stato considerato fino ad oggi”, segnalando anche i malumori per un’azione amministrativa ferma, il Partito Democratico di Assisi scopre le carte e chiede di porre fine ai tentennamenti lavorando per il bene della città.
E lo fa chiedendo uno slancio in avanti, con una lettera firmata da tutto il direttivo in cui si dice pronto a subentrare all’assessore Alberto Capitanucci (pronto a dimettersi per far spazio al rinnovamento) con due nomi pesanti: quello del capogruppo Paolo Lupattelli o in alternativa quello della segretaria Claudia Ciombolini. Tertium non datur, ossia una terza ipotesi non c’è: e se il sindaco scegliesse un altro nome, il Pd avrà quelle che si dicono le “mani libere” e oltre a ritirare le deleghe dei suoi tre assessori, voterà caso per caso in consiglio comunale.
“Da mesi il Partito Democratico di Assisi – si legge nella lettera aperta al sindaco – ti chiede un riassetto di giunta che risponda a queste richieste (il porre fine a una situazione di stasi, ndr) e mantenga l’equilibrio politico sancito nel 2021. A supporto della tua azione non più rinviabile il Direttivo del PD mette a disposizione del progetto le figure più rappresentative dell’organo politico locale: il Capogruppo e la Segretaria di circolo. Questa condizione non è più sostenibile e in mancanza di una chiusura rapida e coerente con le proprie richieste, il Partito Democratico è pronto a rimettere le deleghe dei propri assessori, Valter Stoppini e Alberto Capitanucci e di valutare, di volta in volta, gli atti amministrativi da parte dei propri consiglieri”.
La lettera aperta del Partito Democratico di Assisi al sindaco parte dalla premessa che “la Città di Assisi merita chiarezza. Il Pd, senza nascondersi, dice la sua! Da luglio 2022 si trascina una situazione di stasi a cui non sono state ancora trovate soluzioni adeguate, nonostante la disponibilità e l’apertura del Pd di Assisi, da mesi impegnato nel confronto con te e le forze di maggioranza. Il Partito Democratico di Assisi continua a chiedere con lealtà e fermezza di mettere in moto un vero rilancio politico e amministrativo che risponda alle richieste di efficienza della macchina comunale che i cittadini quotidianamente ci fanno. L’Assessore Alberto Capitanucci si è reso disponibile a dimettersi al fine di agevolare questo rinnovamento, rendendo possibile una riorganizzazione delle deleghe e delle funzioni”. Pronti a subentrare ci sono due nomi, quelli più rappresentativi per il Pd, segretario e capogruppo: “Il Pd – conclude la lettera del direttivo – vuol continuare a fare la sua parte insieme a te ed alle forze di maggioranza con cui ha preso l’impegno elettorale tra i cittadini ma senza ulteriori rinvii e tentennamenti sulla riorganizzazione amministrativa Siamo sicuri che per il bene della città saprai fare la scelta giusta”.
Fratelli d’Italia e Lega marciano divise colpendo unite, denunciando “un immobilismo finalmente riconosciuto anche dal Pd”. Per la segreteria di FdI, “Le accuse al sindaco sono gravi e pesanti, a dimostrazione dell’esistenza di una situazione di conflitto insanabile tra le due civiche, il PD e la Proietti. Se si accontenta uno si rischia di scontentare gli altri. Tutto questo teatrino è indegno e non fa bene alla comunità che alle ultime elezioni ha creduto – evidentemente illudendosi – nelle capacità politiche di questa maggioranza. Vediamo se e chi avrà il coraggio di staccare la spina, perché se nulla dovesse cambiare, ci aspetteranno anni molto difficili”.
“La maggioranza di sinistra ad Assisi litiga per le poltrone e intanto l’immobilismo della giunta Proietti viene certificato anche dal Partito Democratico”, dicono il capogruppo in Regione Umbria Stefano Pastorelli e i consiglieri comunali assisani Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli. “Se è vero che l’esigenza palesata dal PD nel loro intervento è di natura politica e legata ad un riequilibrio interno di forze alla maggioranza di sinistra, è altrettanto evidente che termini come ‘situazione di stasi’ oppure la richiesta di ‘rilancio amministrativo’ e la necessità di rispondere alle richieste di ‘efficienza della macchina comunale’ fatte dai cittadini, rappresentano una clamorosa bocciatura della sindaca Proietti e ne certificano il fallimento. Ci chiediamo a questo punto se esista ancora una maggioranza di sinistra ad Assisi, augurandoci che si torni quanto prima a discutere della città e si inizi seriamente a pensare ai problemi dei cittadini e alle loro esigenze”.