E’ stato un vero e proprio happening a 5 stelle quello che si è svolto a Castiglione del Lago sabato scorso a sostegno della candidatura di Andrea Liberati alla presidenza della Regione Umbria. Nella splendida cornice naturale del lungolago castiglionese, allestito per l’occasione con palco e gazebo informativi, sono intervenuti per primi i padroni di casa, i consiglieri comunali dell’area del Trasimeno Stefano Bistacchia e David Cerboni (Castiglione del Lago), Gioia Clavenzani (Città della Pieve), Roberto Passerini (Magione), Valerio Spanu (Panicale) e Stelvio Olivi (Piegaro) che insieme agli attivisti dei rispettivi Meetup e di quello di Passignano hanno organizzato l’evento. Hanno parlato di temi locali come l’ospedale di Città della Pieve, la Pista ciclabile del Trasimeno allagata, la salvaguardia dell’ambiente, la politica acchiappa-rifiuti della Regione, la cementificazione, i centri commerciali, il compostaggio e i risultati raggiunti nei vari consigli comunali locali su temi come l’utilizzo dei pesticidi, la trasparenza e la partecipazione.
A seguire si sono alternati sul palco i parlamentari umbri 5 stelle, Filippo Gallinella, Tiziana Ciprini e Stefano Lucidi, l’eurodeputata tifernate Laura Agea, raggiunta a sorpresa dal collega romano Fabio Massimo Castaldo, e per la prima volta a Castiglione del Lago il deputato Alessandro Di Battista.
Si è parlato delle recenti battaglie in parlamento sulla legge elettorale ma anche di argomenti di cui poco si parla e poco si sa, come il Partenariato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP), di quello che è stato definito un finto ricambio generazionale del PD, di lavoro e del Reddito di cittadinanza a cui è legata la marcia da Perugia ad Assisi lanciata la settimana scorsa da Beppe Grillo attraverso il suo blog e prevista per sabato 9 maggio.
E intervenuto infine il candidato presidente alla Regione Andrea Liberati che ha parlato di una regione opaca e marcia a causa di candidati impresentabili e di un sistema economico dominato da certe cooperative.
“E’ ora di cambiare, è ora di dire alla signora Marini che non potrà riscuotere tre pensioni, perché è una cosa vergognosa. Dateci una mano – conclude Liberati – date una mano alla nuova Italia, siamo persone nuove di tempi nuovi, persone che si sono riattivate. Questo è l’attivismo che ci porterà lontano.”