“La possibilità di dispensazione su ricetta medica è preclusa alle parafarmacie in quanto, essendo esercizi commerciali, non possono essere riconosciuti come strutture del servizio sanitario nazionale”. Lo ha detto l'assessore regionale alla Sanità, Maurizio Rosi rispondendo a una interrogazione di Aldo Tracchegiani (La Destra), nella quale chiedeva “il riconoscimento per le parafarmacie umbre dei nomenclatori 2 e 3 dei presidi sanitari per la vendita dei prodotti per l'incontinenza, per i colonstomizzati e i diabetici, come già consentito alle sanitarie”.”Per l'erogazione dei dispositivi inclusi negli elenchi 2 e 3 (presidi standardizzati) – ha detto Rosi – le Regioni e le Asl stipulano contratti con i fornitori aggiudicatari delle procedure pubbliche di acquisto. Pertanto le parafarmacie possono partecipare a dette procedure rivolgendosi alle Asl di appartenenza. Per la vendita di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici, come riportato nell'interrogazione, al di fuori delle farmacie, in base al decreto Bersani, detti prodotti vengono dispensati dalle farmacie soltanto previa presentazione di ricetta medica”. Tracchegiani, nella replica, non si è dichiarato soddisfatto della risposta dell'assessore, invitando la Giunta ad intervenire affinché, anche l'Umbria, come altre 18 Regioni italiane possa estendere il presidio sanitario anche alla parafarmacie”.
PARAFARMACIE: NON POTRANNO DISPENSARE I MEDICINALI CON RICETTA MEDICA
Mer, 04/06/2008 - 13:20