di Sergio Grifoni (*)
L'Amministrazione Comunale ha cambiato per l'ennesima volta strategia circa l’utilizzo di Palazzo Martorelli-Orsini, addossando le cause di un ridimensionamento dell'impegno finanziario, sulla reale mancanza di risorse economiche. Come per dire: pensavamo di fare tutto ma, visto che non abbiamo soldi, ne facciamo un pezzetto. Per fare che? Con il pretesto che non fosse di proprietà, hanno abbandonato il precedente progetto, che vedeva la ristrutturazione di palazzo dell'Arcone in piazza della Libertà, per passare a quello palesemente utopistico di palazzo Martorelli-Orsini, chiedendo tra l'altro, a mio avviso in maniera impropria, lo spostamento di contributi regionali inseriti nel PUC.
La motivazione? Quello stabile sarebbe dovuto diventare la sede della VUS. Ora, solo una cosa e' certa: non avremo nessuno dei due palazzi utilizzabili per le reali potenzialità. Diventa semplice adesso dire: ve lo avevo detto. Ben tre interpellanze in questi ultimi due anni ho presentato sul problema specifico, mettendo in guardia Sindaco ed Amministrazione sui pericoli che si sarebbero corsi con la suddetta strategia. Più volte ho chiesto che fine aveva fatto il progetto sulla piazza delle eccellenze, sul circuito musicale, sul palazzo dell'artigianato di pregio per le arti ed i mestieri.
L’8 aprile 2010, nella prima interpellanza, tra l’altro, testualmente affermavo: “ ..l’Amministrazione Comunale vuol abbandonare l’idea di ristrutturare Palazzo dell’Arcone (per il quale era già pronta la gara di appalto) per dirottare quei soldi su palazzo Martorelli-Orsini. Non ritiene che rimettere repentinamente in discussione tutta la progettazione , vada ad arrecare un gravissimo danno alla città?” Inascoltato!
In una seconda interpellanza, presentata il 2 febbraio del 2011, asserivo: “…il presunto trasferimento degli uffici della VUS presso i locali di palazzo Martorelli Orsini, viene motivato con l’intenzione di voler contribuire al ripopolamento del Centro Storico, grazie ai presunti 40 dipendenti ed alla probabile utenza. A mio avviso, tale strategia risulterà a breve termine assolutamente fallimentare e controproducente, diventando un vero e proprio boomerang. E purtroppo domani ci si accorgerà che le bugie di oggi hanno le gambe corte.” Inascoltato!
Nella terza interpellanza del 21 settembre 2011, ufficialmente chiedevo al Sindaco: “…non ritiene opportuno, qualora possibile operativamente, che codesta Amministrazione Comunale riconosca di aver sbagliato e ritorni sui suoi passi, destinando nuovamente il contributo regionale per palazzo dell’Arcone, vendere se vuole palazzo Martorelli-Orsini senza completare le opere di rifacimento e destinare il cospicuo mutuo per altri interventi più importanti?” Inascoltato!
Sono seguiti poi altri interventi in seno al Consiglio Comunale, propositivi e costruttivi, per suggerire il da farsi: assolutamente snobbati. L'ennesima dimostrazione di come, avendo i numeri sufficienti per decidere tutto, si lascia all'arroganza del potere di prendere il sopravvento, a discapito del buon senso. La colpa poi non la si imputa alla scarsa lungimiranza, ma alla crisi generale. Basterebbe guardare poco oltre Spoleto, per avere la controprova.
(*) Consigliere comunale Spoleto – Terzo Polo