Da oggi Andrea Rossi e Gilberto Stella, se mai dovessero ancora comunicarsi numeri e cifre lo faranno solo per scritto. Perchè alla base dell’equivoco sulla capienza del Palatenda c’è stata proprio una incomprensione verbale. Da far sorridere i padri della liguistica, da Frege a Benenviste, a Eco, nessuno escluso. Difficile da credere, ma è proprio così, stando almeno a come è stato spiegato oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) nel corso del consiglio comunale.
Quello di abbreviare i termini, le parole e gli stessi numeri è un uso abbastanza comune durante la normale conversazione. Così, quando Stella ha dichiarato che la struttura si poteva ampliare a “milleotto”, i più hanno pensato a milleottocento. Che poi ci sia voluto più di un mese per spiegare l’equivoco è un’altra questione. La Giunta oggi si è comunque ripresentata al civico consesso per annunciare che sottoporrà ad una sorta di referendum la decisione di ampliare il Palatenda (decisione che Rossi aveva già fatto trapelare attraverso alcuni organi di informazione, suscitando le reazioni della minoranza che sulla vicenda ha fin qui tenuto un atteggiamento a dir poco diplomatico).
Una partecipazione, attraverso al quale il sindaco Benedetti vuole conoscere il parere non solo delle associazioni sportive ma anche (e sopratutto) quelle di categoria e cittadine.
Il dubbio amletico resta lo stesso: portare a 1.008 la nuova struttura sportiva o lasciarla una ‘semplice’ palestra (da 99 posti) al fine di utilizzare i relativi fondi (450-500mila euro) per ampliare il PalaRota?
Due soluzioni totalmente diverse: la cui scelta influirà, per un verso o per l’altro, sull’opinione pubblica.
Da una parte c’è l’emergenza di quelle società sportive (Maran e Fenice) che non possono permettersi ulteriori ritardi nel poter svolgere le rispettive attività in una struttura adeguata per le proprie esigenze. Dall’altra la consapevolezza che un ‘palazzetto’ per un migliaio di posti a sedere, non potrà mai esser utilizzato per altre manifestazioni, concerti inclusi. La posta in palio, soprattutto quella di natura politica, è alta. Lo sa bene anche l’opposizione che alla fine ha optato per ‘congelare’ le mozioni presentate nei giorni scorsi. Dunque si dovranno attendere ancora due settimane prima di conoscere quale decisione prendera l’esecutivo sul Palatenda e PalaRota.