L’ospedale di Spoleto al sesto posto per la cura dell’infarto. La notizia, apparsa sulle colonne del quotidiano Libero il 13 agosto scorso, ha destato non poco clamore in città. Ma gli entusiasmi iniziali sono stati ben presto smorzati. Il reparto Utic (unità di terapia intensiva cardiologica) all’ospedale di Spoleto non c’è più. E’ stato trasferito a Foligno, con buona pace dei dati indicati nella tabella, che si riferiscono al 2011. Dopo accese discussioni su facebook è il Tribunale per i Diritti del Malato a prendere la parola sull’argomento. Leggiamo.
Il TDM di Spoleto a proposito dell’articolo apparso il 13-08-13 sul quotidiano “Libero” relativo alla classifica dei migliori ospedali d’Italia (Fonte: AGENAS, Agenzia Nazionale per i servizi Sanitari), intende sottolineare un discutibile modo di procedere da parte della dirigenza dell’ Asl: il reparto UTIC-CARDIOLOGIA di Spoleto è collocato, nella suddetta classifica, al sesto posto tra i 50 migliori Ospedali d’Italia. Ebbene, tale eccellenza subito dopo è stata trasferita a Foligno, tant’è che oggi a Spoleto l’UTIC non esiste più. Così vanno le cose: se c’è un servizio sanitario che a Spoleto funziona bene, viene trasferito o accorpato con un altro Ospedale senza tenere conto degli utenti e delle professionalità che, lavorandovi, hanno portato il reparto a tale alto livello. Non vorremmo che in futuro altri servizi di qualità, oggi presenti a Spoleto, venissero trasferiti altrove.
Con l’occasione il TDM ricorda, a chi di dovere, che Spoleto è ancora in attesa del primario di Chirurgia che avrebbe dovuto essere nominato già da tempo, come assicurato dalla Presidente Marini pubblicamente durante l’ultimo incontro in Comune. Ricorda ancora che non è stato sostituito il primario di Radiologia e che altrettanto dovrà essere fatto per il primario di Anestesia che a giorni andrà in pensione.