Dopo un anno di lavoro come Primario della Struttura Complessa di Urologia, il dottor Luigi Mearini traccia un primo resoconto delle attività svolte e dei progetti in atto.
“Fin dal mio arrivo nell’aprile dello scorso anno – spiega il dottor Mearini – ho trovato un ottimo ambiente di lavoro con personale estremamente preparato, con ampia disponibilità alla collaborazione sia da parte dei colleghi urologi (sei sono i medici che prestano servizio nella Urologia di Foligno), sia da parte di tutti i colleghi delle due sedi dove l’Urologia al momento svolge attività clinico-assistenziale e chirurgica, ossia i due presidi ospedalieri di Foligno e Spoleto. Tutto ciò, grazie anche alla costante vicinanza della Direzione Generale, ha consentito di ottimizzare alcuni processi di riorganizzazione, e di ampliare le prestazioni che la struttura è in grado di offrire. Quando ho iniziato, la mia prima mission è stata quella di creare una squadra, e devo onestamente affermare che ciò è stato estremamente agevole. Rivolgo un ringraziamento particolare anche ai colleghi infermieri che, oltre alla loro professionalità, mi hanno fatto sentire subito a casa”.
In questo periodo, sotto la direzione del dottor Mearini, sono state potenziate in particolare le attività di chirurgia mininvasiva in laparoscopia per le patologie oncologiche maggiori, l’endourologia per la calcolosi urinaria complessa e le attività di chirurgia robotica nella sede di Spoleto dove peraltro, in maniera lungimirante, è in arrivo la sostituzione dell’ormai più che collaudato robot DaVinci con una macchina di nuovissima generazione.
E’ soprattutto in questo ambito che si concentrano i maggiori sforzi, per consentire alla Urologia di eseguire circa 150 interventi all’anno di chirurgia oncologica maggiore. E’ oramai avviato il processo di presa in carico del paziente con la rimodulazione delle offerte ambulatoriali, la riorganizzazione della attività chirurgica di Day Surgery, e sono in corso il processo di accreditamento istituzionale e l’istituzione di un gruppo oncologico multidisciplinare per la gestione delle patologie neoplastiche di interesse urologico.
“Accanto all’acquisizione delle moderne tecnologie, operazione già conclusa – conclude il Primario – si sta valutando con la Direzione Aziendale il completamento della rete aziendale urologica che porterebbe il progetto già avviato a compimento”.