Protesta della consigliera comunale
Via il laboratorio di analisi specialistiche dall’ospedale di Foligno. La consigliera comunale Pd Rita Barbetti lancia l’allarme, sulla base della delibera di giunta regionale n. 510 del 25 maggio 2022, che ha per oggetto “Riorganizzazione e razionalizzazione della Rete dei Laboratori Analisi della Regione Umbria”.
La delibera regionale
Il documento “recita testualmente che solo gli ospedali di Perugia e Terni eseguiranno tutte le tipologie di esami, mentre gli ospedali di Foligno, Spoleto, Orvieto, Branca e Città di Castello diverranno centri Spoke, ovvero centri che non effettueranno più analisi specialistiche né per i pazienti interni né per l’utenza esterna del territorio. Che fine faranno dunque le linee diagnostiche di ematologia, microbiologia, sierologia ed altre del Laboratorio Analisi di Foligno, da anni fiore all’occhiello del nosocomio? – dice Barbetti – Le analisi specialistiche in questione vengono effettuate in largo numero, in quanto necessarie per l’inquadramento diagnostico tempestivo di molte patologie, le quali, anche grazie alla celerità delle risposte fornite dal laboratorio, vengono quotidianamente trattate dai reparti dell’Ospedale e dal Pronto Soccorso. Tra le patologie che beneficiano di questi test specialistici, figurano malattie molto gravi quali le patologie onco-ematologiche (leucemie, linfomi ecc.). Tutto ciò verrebbe “sacrificato”, è specificato nella delibera, per risparmiare“.
Il rischio del viaggio delle provette
Barbetti sottolinea poi come, stando alla delibera, “la provetta insomma dovrebbe partire, viaggiare. Conseguentemente, verrebbe meno l’immediatezza del referto e diventerebbe anche molto complesso il rapporto tra il clinico e il referente di laboratorio, che secondo questo progetto sarebbe collocato in un altro ospedale, rapporto che spesso consente un migliore approfondimento dell’indicazione all’esame e della condizione di urgenza per lo specifico caso clinico, aspetti che risultano fondamentali per una ottimale e tempestiva gestione delle cure del paziente“.
“Come possono toglierci gli esami specifici?”
“Siamo il terzo ospedale umbro e abbiamo un reparto di onco-ematologia oltre a molte altre branche specialistiche; come possono toglierci gli esami specifici? È un controsenso, a grave danno dei pazienti e non solo di quelli residenti a Foligno, perché nel nostro ospedale arrivano anche da sedi remote. In particolare, la diagnostica ematologica, soprattutto nel caso delle leucemie, quanto più è rapida tanto più è efficace, e dunque il fattore TEMPO è fondamentale. Il laboratorio del nostro ospedale, con la strumentazione attualmente a disposizione e le professionalità di cui dispone, garantisce in tal senso diagnosi molto tempestive, servizio che con l’eventuale approvazione del nuovo progetto potrebbe venir meno, a scapito dei cittadini e in nome del risparmio. Un’altra domanda che ci poniamo è: questo progetto porta a un reale risparmio, considerando i costi dei trasporti e del tracciamento delle provette? Esiste un documento con l’analisi dei costi e dei benefici che questa riorganizzazione porterebbe? Si trova facilmente in rete la delibera n.510, ma di altri documenti non ce n’è traccia. Restiamo in attesa di risposte”.