Il trapianto di fegato è il tema della due giorni scientifica organizzata dal direttore della struttura complessa di Epatologia e Gastroenterologia dell’Azienda Santa Maria di Terni, Mariano Quartini, e dalla responsabile della struttura semplice dipartimentale di Epatologia della USL Umbria 2, Maria Oliva Pensi. L’evento si svolgerà il 5 e 6 luglio nella sala convegni dell’hotel Albornoz di Spoleto con la partecipazione di esperti nazionali e internazionali. Alla luce dei nuovi scenari che si aprono per l’epatologia, l’argomento è di grande interesse anche in Umbria, pur non essendo presente un centro trapianti per il fegato, perché consente di approfondire un aspetto della salute importante dal punto di vista sia etico che organizzativo, con riferimento anche ai rapporti tra centri trapianto e centri epatologici periferici.
La mattina del 5 luglio (ore 9-11,30) si aprirà con una tavola rotonda che affronterà anche questioni etiche e tutte quelle iniziative capaci di favorire le donazioni per offrire questa opportunità terapeutica a un numero sempre maggiore di pazienti in lista di attesa. Parteciperanno tra gli altri l’assessore alla salute della Regione Umbria Luca Barberini, il direttore del Centro nazionale trapianti Nanni Costa e il responsabile del centro regionale trapianti Atanassios Dovas, il medico (archiatra) pontificio Fabrizio Soccorsi, il chirurgo di trapianti Marco Vivarelli, oltre che rappresentanti dell’AIDO e alcuni pazienti trapiantati.
Il congresso scientifico che prenderà il via alle ore 11,45 (fino alle 14 del giorno successivo) vedrà la presenza di numerosi epatologi umbri e di alcuni dei massimi esperti nazionali e internazionali provenienti da 9 diversi centri trapianti, che si confronteranno sulle indicazioni al trapianto in urgenza, per la malattia cronica della cirrosi scompensata e per il tumore del fegato, sulle complicanze precoci e tardive del trapianto, e sulle prospettive future come le novità nel campo della preservazione degli organi da trapiantare e le nuove indicazioni per il trapianto in oncologia. Una sessione a parte sarà poi riservata a un progetto specifico per ottimizzare i rapporti tra centri trapianti e centri periferici.
La due giorni dedicata agli scenari futuri dell’epatologia, si chiuderà nel pomeriggio del 6 luglio (ore 15,40-19) con un meeting satellite in cui si vuole verificare lo stato della terapia per l’HCV, che in Umbria ha consentito di guarire molte centinaia di pazienti, approfondendo gli aspetti legati all’impatto favorevole che queste terapie avranno in futuro anche dal punto di vista organizzativo ed economico e gli interventi diagnostici e terapeutici da adottare in popolazioni che ancora sono a rischio di infezioni, come nelle case circondariali e tra i soggetti con dipendenze.