In quattro ore di consiglio comunale aperto sono arrivate le rassicurazioni di Coletto, ma dietro l'apparente unità c'è già chi "cannoneggia" contro l'azione del sindaco
Grande partecipazione al consiglio comunale aperto sull’ospedale di di Assisi, durato quattro ore, al quale è intervenuto tra l’altro l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, che ha rassicurato i presenti sul fatto che il nosocomio “non sarà un ospedale di comunità ma un ospedale di territorio”.
La sintesi del dibattito è stata “Tutti insieme per il potenziamento dell’ospedale”. Rimane da vedere, detto che a parole tutti i partecipanti si sono detti d’accordo nel lottare contro il depotenziamento, come concretamente si muoveranno i vari sindaci e le giunte, alcuni dei quali dello stesso colore politico della giunta regionale. Anche perché, dal colle di Assisi, Lega e Fratelli d’Italia già vanno all’attacco della giunta – che dal canto suo continua a puntare sul ‘fattore emozionale’, senza però offrire alternative concrete ai presunti piani di depotenziamento della Regione.
I piani della Regione per il potenziamento
In realtà l’assessore Coletto ha anticipato che l’ospedale di Assisi “verrà potenziato nelle strutture e nei servizi grazie anche all’arrivo di figure professionali. È di questi giorni l’assunzione di un nuovo cardiologo, nel mese di aprile arriverà un ulteriore dirigente medico di chirurgia e a breve verrà emanato un bando di concorso per il primario di medicina. C’è poi la previsione di acquisti di nuovi macchinari per un importo di spesa di oltre 500mila euro, tenuto conto anche della programmazione per oltre 3 milioni e 600mila euro per lavori di adeguamento strutturale ed impiantistico antisismica e antincendio”.
Lega e Fd’I all’attacco della giunta
Insomma, per la Lega (nota del capogruppo Lega in Regione Umbria, Stefano Pastorelli, insieme ai consiglieri comunali Lega Assisi, Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli) “Il castello di carte costruito dalla Proietti e dalla sinistra è inesorabilmente crollato di fronte alla verità dei fatti e agli impegni assunti dalla Regione Umbria. Non ci sarà alcuno smantellamento dell’ospedale di Assisi”. Mentre Fratelli d’Italia Assisi ritiene “ridicolo e ingiustificabile, è che oggi si ergano a difensori dell’ospedale proprio coloro che ne hanno determinato la rovina negli ultimi decenni. Che la giunta di Assisi a trazione PD venga a farci la morale dopo che i loro sodali hanno governato la Regione Umbria per 50 anni, dimostra anche mancanza di un certo senso del pudore. il Sindaco può contare sulla presenza in Giunta di uno stimato ex primario dell’ospedale di Assisi (Il riferimento è all’assessore Massimo Paggi, ndr), il quale avrà avuto modo di illustrarle le varie fasi dello smantellamento della sanità locale subito negli anni dei governi della sinistra. Certo, politicamente e mediaticamente conviene di più spararla grossa contro chi cerca di risolvere, oggi, problemi creati da altri, ieri. Ma se si cercano i responsabili dei danni al sistema sanitario del nostro territorio, è meglio rivolgersi al PD”.
La replica del Comitato per il potenziamento dell’ospedale di Assisi
“Che il degrado del nostro ospedale ha radici lontane è noto a tutti. È altrettanto noto che se fosse approvato oggi un Piano Sanitario Regionale non rispondente alle reali esigenze della Zona Sociale Tre sarebbe il colpo definitivo per la vita stessa del Nosocomio assisano che è nosocomio territoriale dei 62mila cittadini“, la replica del comitato per il potenziamento dell’ospedale di Assisi, secondo cui le promesse vanno bene, ma “Servono anche più medici, più infermieri e più servizi logistici. E, inoltre, dobbiamo rilevare che l’impegno economico promesso ci sembra assolutamente insufficiente a conseguire gli obiettivi e, soprattutto, a conseguirli in tempi adeguati a salvare l’Ospedale di Assisi da una fine annunciata“.
Ospedale di Assisi, il grande cuore del personale e la carenza di infrastrutture
Le visioni del mondo continuano dunque a essere contrapposte, se è vero che Assisi si è mobilitata perché vede nel piano sanitario regionale “un ulteriore depotenziamento dell’ospedale di Assisi e conseguentemente delle strutture socio-sanitarie del nostro territorio, di cui in parte neanche si fa menzione“. “Il motivo per cui siamo qui – ha detto il sindaco di Assisi, Stefania Proietti – è la salvezza del nostro ospedale e la politica ha il dovere di occuparsi della salute dei cittadini. Abbiamo tenuto un altro consiglio comunale aperto tre anni fa quando alla Regione c’era un’altra governance, quindi nessuna polemica o strumentalizzazione politica, e anche allora chiedevamo di non depauperare il nostro ospedale. Conosciamo l’eccellenza e lo straordinario impegno del personale che lavora all’ospedale di Assisi ma anche le cattive condizioni della struttura e la carenza ormai cronica di personale”.
Al termine, dopo la lettura di due ordini del giorno, uno della maggioranza e uno della minoranza (presentato il giorno prima del consiglio), è stato annunciato che i gruppi consiliari si rivedranno per arrivare a stilare un unico documento che impegnerà sindaco e giunta assisana a confrontarsi con le istituzioni regionali per risolvere criticità e soprattutto lavorare insieme per la riqualificazione e il potenziamento dell’ospedale di Assisi.