L'avvistamento dell'orso - un esemplare adulto - è stato fatto da una guida ambientale escursionistica, Filippo Monachesi, che è riuscito anche a filmarlo
Un orso marsicano presente all’interno del territorio del Parco nazionale dei monti Sibillini. L’avvistamento dell’orso – un esemplare adulto – è stato fatto da una guida ambientale escursionistica, Filippo Monachesi, che è riuscito anche a filmare l’animale. L’incontro con l’orso marsicano è avvenuto il 9 ottobre, in un’area del Parco che non è stata volutamente resa nota.
Ed ora è proprio l’Ente Parco ad intervenire sull’avvistamento, spiegando anche i comportamenti da tenere in caso si incontri l’animale.
“Nel ringraziare Monachesi per aver messo a disposizione del Parco le immagini raccolte, – spiega infatti l’ente – riteniamo opportuno fornire qualche informazione aggiuntiva.
Dalle riprese disponibili non è possibile riconoscere il sesso dell’animale. La presenza di un orso nel Parco è stata accertata in altre occasioni negli ultimi anni: gli individui maschi, specialmente se giovani, possono andare in dispersione e raggiungere luoghi relativamente distanti dal territorio di origine, rappresentato soprattutto dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Un orso, che venne chiamato Ulisse, frequentò il territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini dal 2006 al 2009 e fu oggetto di un costante monitoraggio. Altre segnalazioni accertate o attendibili di orso marsicano hanno interessato recentemente i territori del Gran Sasso, Monti della Laga, reatino, Valnerina e Sibillini.
Il Parco sta avviando attività di monitoraggio finalizzate soprattutto a seguire gli spostamenti di questi animali e ad accertarne il sesso tramite analisi del DNA, effettuate dall’ISPRA su campioni biologici quali peli od escrementi.
La conservazione dell’orso marsicano, sottospecie endemica dell’Appennino Centrale di interesse comunitario e a rischio di estinzione, dipende dalla sua diffusione e colonizzazione di nuovi territori potenzialmente idonei, quali i Monti Sibillini. Ma finora non è mai stata accertata la presenza di individui femmina nel contesto del Parco o aree limitrofe.
Si tratta di un animale non pericoloso per l’uomo, tuttavia, in caso di fortuito incontro, è importante adottare comportamenti tali da non disturbarlo o innervosirlo; a tal fine bisogna restare calmi, senza gridare o compiere movimenti bruschi che possano essere interpretati come minacce, per lo stesso motivo non bisogna avanzare verso di lui bensì restare fermi oppure allontanarsi lentamente, senza fuggire di corsa”.