E' rientrata anche Perugia tra le città coinvolte nell'operazione “Ermitage”. La Guardia di Finanza di Roma ha arrestato 9 imprenditori per reati fiscali e fallimentari. Tra loro c'è anche il noto faccendiere Paolo Oliverio, già finito in manette nelle scorse settimane nell'ambito del caso Camilliani.
Contestualmente il Nucleo di Polizia Tributaria di Roma ha sequestrato beni del valore di 154 milioni di euro a carico di 13 persone, apponendo sigilli a 54 immobili, alcuni dei quali anche a Perugia. Le altre città interessate Roma e provincia, Milano, Perugia, Viterbo, Latina e Toscana.
Le indagini, partite già a dicembre 2012, hanno portato alla luce un collaudato e gigantesco sistema di false fatture, emesse da imprese operanti nel settore dell'informatica e della gestione dei call center, per oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro. In totale sono 79 le persone denunciate, tra cui 5 commercialisti, e 82 le imprese (di cui 3 inglesi, 1 lussemburghese e 4 panamensi), coinvolte nell'operazione “Ermitage” che prende il nome dalla società “cassaforte” a cui erano intestati gli immobili posti sotto sequestro, tra cui una lussuosa villa di 500 mq sulle sponde del lago di Castel Gandolfo. Alcune delle aziende erano aggiudicatarie di appalti con la pubblica amministrazione, mentre altre sono importanti imprese leader del settore informatico.
I reati ipotizzati vanno dall'emissione ed utilizzo di fatture false all'occultamento di scritture contabili, all'omessa dichiarazione dei redditi ed iva, con l'aggravante della transnazionalità, alla sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, al millantato credito, al riciclaggio, alla bancarotta fraudolenta patrimoniale. Nei confronti di 11 soggetti è contestata pure l'associazione a delinquere.