Continuano le indagini e gli arresti nell'ambito dell'operazione “Black Passenger”, così denominata perchè tesa a sgominare una presunta organizzazione dedita al traffico internazionale di droga tra la Nigeria e l'Italia.
Martedì con l' arresto del cittadino nigeriano Kenneth Ejiofor, Black Passenger diretta dalla Magistratura di Perugia sulle risultanze delle indagini compiute dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Perugia guidata da Marco Chiacchiera, ha aggiunto una nuova pedina, ai 32 arresti già effettuati.
L'uomo, nato nel 1974, si era reso latitante dopo che la magistratura perugina, i Sostituti Mignini e Comodi, avevano spiccato nei suoi confronti un ordine di arresto per aver costituito e diretto una associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.
Era dal mese di ottobre 2008, che la Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Perugia, di concerto con la locale Direzione Distrettuale Antimafia, aveva messo in piedi un’attività investigativa, su un sodalizio criminale composto esclusivamente da cittadini Nigeriani impegnati in un vasto traffico internazionale di cocaina, con estensione su tutto il territorio nazionale.
Grazie alle intercettazione telefoniche delle utenze internazionali, era emersa chiaramente l’esistenza di una vera e propria organizzazione criminale, a carattere internazionale, impegnata in un vasto traffico di droga che dalla Nigeria, arrivava in Italia, avvalendosi di corrieri/ovulatori, nelle varie province italiane con preferenza per l’Umbria ed il Veneto, coprendo così il territorio del nord e centro italia per l’attività di spaccio.
In particolare si è potuto ricostruire che i referenti in Nigeria preparavano i corrieri, nella circostanza definiti “passeggeri”, e li incaricavano di recarsi in Italia, dove ad accoglierli trovavano altri membri dell’organizzazione che avevano compiti ben precisi: custode dello stupefacente, incaricato di contattare eventuali acquirenti, venditore diretto.
L’attività investigativa è durata per circa un anno, e ha consentito, di rintracciare ed arrestare 14 soggetti nigeriani con relativo recupero di circa 15 chili di cocaina.
Valutato il materiale investigativo la Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia, ha accolto le prove raccolte dallo SCO ed ha avanzato al G.I.P. richiesta di custodia cautelare in carcere per 38 soggetti indagati.
Il GIP titolare ha disposto, per 25 indagati, la misura cautelare della custodia in carcere, significando che per i restanti soggetti, già arrestati in flagranza di reato, si applica il disposto di cui all’art. 297 comma 3 c.p.p. per il periodo di carcerazione cautelare già maturato.
L'attività investigativa, coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, è stata inserita nel noto progetto “HERMES” (accordo di collaborazione tra Forze di Polizia sottoscritto dai Capi di Polizia Italiana e Nigeriana), pertanto, per tutta la durata delle indagini, l'ufficio di Perugia è stato affiancato da due Ufficiali della Polizia Federale Nigeriana che hanno ampiamente collaborato con la Squadra Mobile.
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