"Open to Meraviglia", Perugia nella campagna e l'Umbria apripista - Tuttoggi.info

“Open to Meraviglia”, Perugia nella campagna e l’Umbria apripista

Sara Cipriani

“Open to Meraviglia”, Perugia nella campagna e l’Umbria apripista

Mar, 25/04/2023 - 16:39

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Il Cuore verde ha segnato la linea della promozione turistica che oggi è ripresa come modello a livello nazionale

La storica città di Perugia, capoluogo dell’Umbria e culla di storia, arte e cultura, si è trovata suo malgrado dentro al tourbillon delle polemiche riguardanti la campagna “Open to Meraviglia” che da oltre una settimana monopolizzano gran parte delle conversazioni sui social italiani. Nel video promozionale compare infatti anche un frame dell’affascinante profilo della città, dominato dal caratteristico acquedotto che emerge come uno dei primi luoghi promossi: una straordinaria opera architettonica nata nella seconda metà del 1200 con lo scopo di portare in salita l’acqua fino alla fontana Maggiore e oggi diventata una delle vie più tipiche e fotografate di Perugia.

La campagna di promozione

La campagna “Open to Meraviglia” è stata realizzata con un budget complessivo di 9 milioni di euro tra realizzazione e promozione, con l’obiettivo di promuovere l’Italia nel mondo. La storica Agenzia Armando Testa ha curato le iniziative di creatività, marketing e comunicazione, rendendo protagonista l’opera d’arte ben nota di cui è protagonista Simonetta Vespucci, alias la Venere di Botticelli, a mo’ di virtual influencer. Tuttavia, la campagna ha destato non poche polemiche e dibattiti, con molti che la criticano e pochi che l’apprezzano.


Perugia compare al secondo 00:25


L’agenzia di comunicazione è ben conosciuta in Umbria. La Armando Testa è infatti autrice di alcune campagne di grande successo per la regione. Non ultima quella “in onda” proprio in questo periodo per richiamare turisti verso il Cuore verde d’Italia dal titolo Una vacanza in Umbria da “Maestro” che riporta in vita il celebre pittore Pietro di Cristoforo Vannucci detto il Perugino di cui quest’anno si celebrano i 500 anni dalla morte. Un po’ sulla stessa falsa riga sulle più celebre Venere.

Ma molto successo avevano avuto anche le precedenti campagne che avevano portato nel 2022 “Il mare in Umbria”, anche qui con grandi polemiche di gradimento, e poi a fine anno quella di “Vivi la storia con nuove emozioni. Umbria, Cuore Verde d’Italia“. Anche in questo caso due personaggi, re Salomone e Sibilla Eritrea, prendevano vita e uscivano dall’affresco che il Perugino realizzò nel Nobile Collegio del Cambio a Perugia per andare a vedere “di persona” le bellezze culturali e paesaggistiche della regione.

Si può dunque dire che la l’Umbria ha segnato la linea della promozione turistica che oggi è ripresa come modello a livello nazionale: un testimonial che torna dalla storia e si fa chaperon moderno

Le gaffe della campagna nazionale

Al di là del gradimento del concept della campagna molte sono state le disattenzioni che non ci si sarebbe espettati da un’agenzia pubblicitaria di lunga storia e grandi successi come la Testa. Tra le critiche, l’utilizzo di alcune foto prese da un famoso stock di immagini che diventa il corpo della “virtual influencer” con il viso botticelliano o per l’immagine di una bottiglia di vino che a ben guardare risulta non italiano o per l’assenza di registrazione del dominio opentomeraviglia.it, velocemente acquistato da un’altra agenzia di marketing per promuovere il proprio brand.

Tornando in Umbria

Tra le polemiche di questi giorni anche il sito di promozione turistica nazionale italia.it a cui è legata la campagna Open to Meraviglia che tra i suoi post promuove con “nome e cognome” alcuni resort di extra lusso, tra cui due rinomate strutture con spa a Perugia e Orvieto.

Ma tra gli ultimi articoli del sito, torna anche un evergreen della promozione turistica regionale: la fioritura di Castelluccio di Norcia che è stata messa in evidenza come meta da visitare nel ponte del 1 maggio e in primavera.

Facendo un’analisi complessiva sul sito di promozione turistica nazionale l’Umbria è presente con numerosi post che raccontano le bellezze della regione. L’Umbria è infatti presente in quasi 750 post del sito, oltre 550 parlano di Perugia, mentre solo 150 citano Terni. Molti altri ancora promuovono attrazioni particolari, borghi e mete cosidette “minori”. Nulla a che vedere con gli oltre 2mila della vicina Toscana, ma numeri molto in linea con i cugini marchigiani.

In conlusione

Mentre l’arte, l’architettura e la tradizione culinaria della regione sono pronte a essere celebrate, ci si chiede se la tattica “basta che se ne parli” sia realmente efficace nel veicolare un’immagine positiva dell’Italia e dell’Umbria nel mondo. Ai turisti l’ardua sentenza.

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