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Open Art Week 2019, presentata la seconda edizione del festival

Redazione

Open Art Week 2019, presentata la seconda edizione del festival

Oltre 30 spazi indipendenti e pubblici per presentare più di 60 artisti, 30 attività ed eventi multi-disciplinari
Dom, 29/09/2019 - 10:22

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Più di 60 artisti di levatura internazionale e oltre 30 spazi d’arte indipendente saranno i protagonisti della seconda edizione di Open Art Week, progetto che connette artisti e spazi indipendenti nel mondo attraverso l’organizzazione di una settimana d’arte contemporanea itinerante, ospitata da piattaforme solidali di spazi d’arte che collaborano per scambiarsi creativi e, attraverso essi, promuovere internazionalmente la scena artistica più attuale della propria città e paese.  Open Art Week 2019 avrà luogo a Perugia (Italia) dal 5 al 13 ottobre, a Tunisi (Tunisia) dal 19 al 27 ottobre e, in anteprima, a Odessa (Ucraina) la seconda settimana di novembre. La Moldavia (Transnistria) sarà ospite speciale di questa edizione. L’incontro e la collaborazione oltremare sono i temi portanti dell’edizione 2019, realizzati grazie all’organizzazione di oltre 10 residenze, co-produzioni artistiche e formazioni aperte al pubblico e a professionisti. In primo piano, produzioni alternative di musica, cinema, video-art, fotografia, fumetti e arti performative, con una particolare attenzione ai linguaggi urbani più nuovi e a realtà underground under 30.

Open Art Week 2019 è stato presentato mercoledì 25 settembre alle ore 11.00 presso Palazzo della Penna a Perugia, in presenza di Leonardo Varasano, assessore alla cultura del Comune di Perugia, Wissem Mhadhbi, Ministro Plenipotenziario Ambasciata di Tunisia, Nino Marino, Direttore del Teatro Stabile dell’Umbria, Gaia Toschi, ideatrice e direttrice di Open Art Week, e rappresentanti degli spazi di Perugia. È intervenuto inoltre, tramite collegamento Skype, il Direttore della Fondation Rambourg, partner di Tunisi del progetto, Shiran Ben Abderrazak. In rappresentanza delle realtà e degli spazi coinvolti a Perugia è intervenuta Sophie Persello (Tangram) e Claudio Ferracci (Biblioteca delle Nuvole).

«Sono particolarmente felice di ospitare Open Art Week perché è una manifestazione che crea ponti, in un periodo in cui si ergono muri – ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano – ed è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno. Crea connessione tra spazi all’interno della nostra città, ma anche tra il nostro paese e altri Stati, a partire dalla stessa Tunisia. Ma la connessione più importante è, forse, quella tra artisti e tra forme di arte diverse, promuovendo uno scambio tra ciascuna di queste parti che è quasi un’osmosi». Plauso a cui si è unito anche Wissem Mhadhbi, Ministro Plenipotenziario dell’Ambasciata di Tunisia in Italia: «Sono lieto di tornare a Perugia per Open Art Week, manifestazione sostenuta dalla nostra compagnia di bandiera Tunisair. L’ambasciata di Tunisia in Italia supporta il progetto per avere un più alto livello di interscambio tra i paesi del Mediterraneo. Open Art Week esprime e concretizza il legame culturale ed economico tra Tunisia e Italia». «A questo tavolo mi sento molto comodo – ha esordito il direttore del Teatro Stabile dell’Umbria, Nino Marino – perché Open Art Week è un progetto che risponde alla vocazione interculturale di Perugia e perché la proposta culturale è molto alta. Permette al Teatro stabile di partecipare a una co-produzione con Afshin Varjavandi, coreografo che risiede a Perugia, che sarà presentata prima nella nostra città e poi a Tunisi. Lo Stabile riproporrà poi il lavoro nel proprio cartellone. Open Art Week ci permette di guardare spazi e realtà con un occhio diverso, anche io ne sono uscito arricchito. L’Umbria si deve connotare sempre di più per la sua storica vocazione al dialogo e all’incontro». Illustrando il programma, la direttrice Gaia Toschi ha spiegato: «Open Art Week nasce da una visione a lungo termine che connette spazi e artisti nel mondo. Non è un festival nel senso tradizionale: è un facilitatore di realtà già attive e presenti nei rispettivi territori. A Perugia coinvolgerà 15 spazi d’arte indipendenti e pubblici, perché vogliamo che le due dimensioni lavorino insieme e non siano pensate in contraddizione. Oltre 35 artisti tunisini saranno a Perugia, mentre più di 30 artisti umbri sbarcheranno a Tunisi».

Open Art Week si caratterizza anche per l’originale modalità di selezione del cartellone artistico: la direzione di un comitato artistico in senso tradizionale lascia il posto a una scelta collettiva, articolata in modo partecipato a partire dalle proposte degli spazi coinvolti e grazie al contributo di artisti, protagonisti già della prima edizione nel 2018, e di collaboratori esperti in ciascuna disciplina (danza: Afshin Vrajavandi; fumetti: Claudio Ferracci; cinema: Adriano Valerio, Ivan Frenguelli; musica: Angela Giorgi; arte visuale: Polly Brooks; pubblico: Simone Armanni).

Open Art Week è ideato e organizzato dall’associazione Rea e nel 2019 è realizzato in collaborazione con la Fondazione Rambourg in Tunisia e con MoOMA – Museo di Arte Moderna di Odessa (Ucrania), con la direzione di Gaia Toschi (Italia), il patrocinio e il sostegno di Ambasciata d’Italia a Tunisi, Ambasciata di Tunisia in Italia, Comune di Perugia, Polo Museale dell’Umbria, Teatro Stabile dell’Umbria; il partenariarto di Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria e Museo Civico Palazzo della Penna; la collaborazione di Centro Danza Spazio Performativo, Minimetrò, Eventuno, Munus Arts & Culture, PerSo – Perugia Social Film Festiva, Università per Stranieri di Perugia.

Open Art Week è inoltre inserito nella XV “Giornata del Contemporaneo” dedicata all’arte del nostro tempo e il suo pubblico e promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.

Particolarmente significativi sono stati il supporto e la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura a Tunisi, partner vitale del progetto, che è stato a fianco di Open Art Week fin dal 2018 a favore della promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo. D&B e Tunisair, grazie al loro mecenatismo, hanno anche quest’anno contribuito significativamente alla realizzazione della manifestazione.

Fumetti

L’edizione 2019 di Open Art Week si aprirà sabato 5 ottobre (appuntamento alle ore 16.00 presso la Biblioteca delle Nuvole) con l’inaugurazione de ‘La nuova frontiera’, una mostra di fumetti itinerante lungo tutte le stazioni del Minimetrò firmata da 14 artisti italiani e tunisini d’eccezione: Helmi Barda, Sudario Brando, Chakib Daoud, Claudio Ferracci, Yasmine Gdiri, Marco Leombruni, Ale Martoz, Jacopo Mattelli, Seif Eddine Nechi, Filippo Paparelli, Nikolaj Servettini, Aroussi Tabbena, Moez Tania, Kamal Zakour Coordinamento artistico: Biblioteca delle Nuvole e LAB 619. Visita guidata con gli artisti su prenotazione (per informazioni: bibliotecadellenuvole@gmail.com).

Domenica 6 ottobre, Casa Museo di Palazzo Sorbello ospiterà ‘Retro Lab 619’ (inaugurazione e visita guidata con l’artista ore 11.00), un’imperdibile mostra retrospettiva di LAB619, collettivo tunisino di riferimento della nuova scena del fumetto arabo. La mostra, realizzata in collaborazione con la Biblioteca delle Nuvole e Pié di Mosca edizioni, sarà visitabile dal 6 al 13 ottobre e sarà aperta tutti i giorni (solo su visita guidata, informazioni: promoter@fondazioneranieri.org / tel. 075 5732775).

LAB619 sarà protagonista anche del workshop di lunedì 7 ottobre: dalle 18 alle 21, presso la Biblioteca delle Nuvole, Abir Gasmi terrà un’introduzione al graphic novel sul tema ‘Dalla sceneggiatura al disegno’. Sceneggiatrice pluripremiata di cinema e graphic novels, Abir Gasmi vanta un’esperienza internazionale nella creazione di fumetti pedagogici e seminari di iniziazione all’illustrazione e residenze. Il workshop proseguirà, nello stesso luogo e negli stessi orari, martedì 8 e giovedì 9 ottobre (informazioni e prenotazioni: alemen8679@gmail.com).

Fotografia

Seconda inaugurazione della prima giornata, sabato 5 ottobre, presso il Museo Civico Palazzo della Penna. Alle 17.30 visita guidata con gli artisti di apertura della mostra ‘Daring Youth’ (‘Giovani senza paura’): 6 fotografi protagonisti della nuova avanguardia fotografica internazionale testimoniano e raccontano la trasformazione dei propri paesi d’origine, attraverso le potenti immagini di una gioventù intrepida e irrequieta. Gli artisti in mostra: Sasha Kurmaz, Yulia Krivich, Sergey Melnitchenko, Anton Poliakov, Synchrodogs. La mostra sarà visitabile dal 5 al 13 ottobre dalle 10:00 alle 19:00 (chiusura il lunedì). Yulia Krivich e Sergey Melnitchenko saranno anche protagonisti di una presentazione – incontro domenica 6 ottobre (ore 17.00), sempre negli spazi di Palazzo della Penna.

Musica

Particolarmente ricco il programma di musica dal vivo: partenza sabato 5 ottobre presso il Rework Club (ore 22.30) con il collettivo Aytma, una delle nuove avanguardie indipendenti musicali tunisine. La performance è costruita sull’improvvisazione di ritmi e arrangiamenti musicali ispirati a sonorità nord africane antiche e contemporanee.

Tra gli artisti più attivi della scena musicale elettronica tunisina, dj Hamdi Ryder sarà eccezionalmente protagonista di un doppio evento: venerdì 11 ottobre, a partire dalle 18.00, sarà ospite di BPM Dischi per un’incursione a Foligno di Open Art Week, mentre sabato 12 ottobre condividerà la consolle del Marla di Perugia con Feel Fly, in una performance di musica elettronica remixata in tandem dai due dj che connette nel suono le due sponde del Mediterraneo. DJ e produttore, Hamdi Ryder è uno degli artisti più attivi della scena musicale elettronica tunisina. Co-fondatore del primo record store tunisino Eddisco e del collettivo Downtown Vibes, i suoi remix respirano hip hop, house e urban beats.

Il concerto di Mohammed Ben Slama, dal titolo ‘Haoussa’, chiuderà domenica 13 ottobre (ore 22.00), presso l’ex Fatebenefratelli, la settimana perugina di Open Art Week. Realizzato in collaborazione con Corsia Of e Micro Teatro Terra Marique, lo spettacolo fonde il repertorio modale e ritmico dei Marabouts tunisini con ritmi contemporanei jazz, ska, manouche e reggae.

Visual art e design

Un’evocativa esposizione multimediale che parla di arte e antichità attraverso l’eco di voci, immagini e souvenir di residenti e visitatori. Si inaugura martedì 8 ottobre alle 17.30, presso il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, la mostra di Farah Khelil ‘Cartes mémoire’. L’esposizione, realizzata in partenariato con il Polo Museale dell’Umbria, sarà visitabile dall’8 al 13 ottobre (aperta tutti i giorni dalle 8:30 alle 19:30; lunedì dalle 10:00 alle 19:30; tutte le sere alle 18:00 sarà diffusa un’installazione sonora dell’artista).

Tangram ospiterà, invece, ‘Secrets d’Histories’. La mostra di Hela Lamine, che aprirà i battenti venerdì 11 ottobre alle 18.30, presenta oltre 30 opere grafiche, collage e fotografie in cui storia, politica, genere e intimità sono accostate in maniera surreale e potente. Sabato 12 ottobre, con partenza da Piazza IV Novembre alle 16.00, Hela Lamine realizzerà ‘Crossing’, una performance itinerante che affronta il tema del viaggio verso orizzonti sconosciuti. Ogni partecipante sarà sfidato dal dubbio, l’improvvisazione e la sopravvivenza fino alla celebrazione della meta finale (ospitata da Tangram) con l’artista (su prenotazione: info@openartweek.com).

Cinema

Il cinema Postmodernissimo ospiterà tre proiezioni. Mercoledì 9 ottobre in programma ‘La voie normale’ (ore 19.30, in presenza del regista) – un road movie di Erige Sehiri ambientato nella Tunisia post-rivoluzionari e scandito da suoni rock, ritmi jazz e sferragliamenti di locomotive in corsa – e ‘Papa Hedi: l’uomo dietro il microfono’ (ore 21.30, in presenza del regista Claire Belhassine) – un’appassionante storia d’amore, famiglia, celebrità e musica, dedicata al grande cantante Hédi Jouini, noto anche come “Frank Sinatra della Tunisia”. Giovedì 10 ottobre, a cura di MoOMA – Museum of Odessa Modern Art, sarà proiettato ‘Media Transgression’ (ore 17.30), una rassegna di 10 dissacranti opere video introdotte da Valerie Schevchenko (MOoMA) per scoprire l’avanguardia della sovversiva scena artistica indipendente ucraina degli anni ’90 e 2000. L’evento sarà promosso in partenariato con PerSO -Perugia Social Film Festival

Danza e teatro

Dal 5 al 10 ottobre, Open Art Week Perugia ospita ‘Gahara’, una co-produzione italo-tunisina di danza urbana, nata dalla collaborazione di Ben’s Crew e Ina-Inn Progress Atelier, due collettivi guidati dalla direzione artistica di Afshin Varjavandi, e realizzata presso Centrodanza Spazio Performativo in partenariato con D&B consulting, TSU-Officine e Centro Danza. Lo spettacolo conclusivo, realizzato in collaborazione con Corsia Of e Micro Teatro Terra Marique, si terrà venerdì 11 ottobre alle 21.00 presso il teatro dell’ex Fatebenefratelli. ‘Gahara’ esplora il tema dell’incontro, attraverso una coreografia ispirata al mondo vegetale, potenziata dagli stili più contemporanei e freschi della danza urbana. Idea e coreografia: Afshin Varjavandi; danzatori: Yasser Madi, Debora Renzi, Jasmine Rekik, Jenny Mattaioli, Elia Pangaro.

Il cartellone di Open Art Week non dimentica i più piccoli: domenica 13 ottobre alle 17.30, presso il Teatro di Figura Umbro – Tieffeu, andrà in scena ‘The little dragonette’, uno spettacolo di marionette per bambini dai 5 anni in su, incentrato sulla suggestiva storia di una piccola dragonessa e realizzato da Adonis Production.

Gli spazi

Biblioteca delle Nuvole, BPM Dischi (Foligno), Casa Museo di Palazzo Sorbello, Centrodanza Spazio Performativo, Cinema PostModernissimo, Marla, Minimetrò (spazio pubblico), Museo Nazionale Archeologico dell’Umbria, Museo Civico di Palazzo della Penna, Rework, Tangram, Teatro ex Fatebenefratelli, Tieffeu.

* Il programma completo, con orari e mappa degli spazi, è disponibile online sul sito www.openartweek.com. Tutti gli eventi, salvo ove diversamente indicato, sono a ingresso gratuito *

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