Il progetto di scambio culturale e valorizzazione
Si chiama “L’olio di oliva nel Mediterraneo” ed è il progetto transnazionale che sta coinvolgendo i territori del Gal Valle Umbra e Sibillini e del Gal XLOKK di Malta. L’obiettivo è favorire l’incontro tra culture, civiltà e tradizioni legate all’olio di oliva e appartenenti ai due Paesi, ma anche incentivarne gli scambi e concorrere la promozione dello sviluppo rurale, delle identità culturali, sociali e dell’ambiente. E un primo tassello, in questo senso, è stato messo proprio negli scorsi giorni.
Il progetto con il Gal
Dal 15 al 19 novembre scorsi, infatti, presso il Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, presieduto dal professor Maurizio Renzini e diretto dal professor Pierluigi Mingarelli, si sono svolte attività didattiche laboratoriali che hanno coinvolto alcuni studenti di Malta e gli alunni una classe del Liceo classico “Frezzi” di Foligno, affiancati dalla professoressa Angela Figoli. Le attività laboratoriali, nelle quali sono state ricomprese anche degustazioni, hanno permesso ai ragazzi di conoscere in maniera approfondita le caratteristiche degli oli delle cultivar del territorio.
Escursioni e visite guidate
La conoscenza delle caratteristiche degli oli del territorio del Gal Valle Umbra e Sibillini è avvenuta anche attraverso escursioni e visite guidate a frantoi ed impianti produttivi. Il progetto prevede anche un secondo incontro tra studenti umbri e maltesi in occasione della prossima “Festa di Scienza e Filosofia – Virtute e conoscenza”, in programma dal 21 al 24 aprile 2022. La diffusione della cultura dell’ulivo e dell’olio d’oliva tra le giovani generazioni rappresenta, però, solo uno dei due ambiti in cui si articola il progetto. L’altro, vede la ricerca sulle cultivar presenti nel territorio del Gal Valle Umbra e Sibillini e del Gal di Malta XLOKK che sarà condotta dalla sede di Perugia dell’ISAFOM del CNR. Il progetto è stato sviluppato, curato e finanziato dai due Gruppi di Azione Locale, “il progetto – spiegano i promotori – punta a ‘rigenerare’ il patrimonio dell’olio di oliva e a creare un momento di incontro tra l’Umbria e Malta.