Prosegue l’attività ecologica e ambientale del “Movimento dello Sconforto Generale” di Assisi che dalla sua fondazione nel 2016, e a dispetto di una intitolazione decisamente inusuale (CLICCA QUI), non ha mai interrotto le sue buone pratiche di vigilanza ambientale scovando discariche abusive e ripulendo, per quanto possibile, laddove la civiltà ha abdicato alle regole di convivenza civile oltre che al buon senso.
In un post sulla pagina Facebook del Movimento è apparso ieri il resoconto dell’ultima operazione compiuta domenica mattina, 12 gennaio, in collaborazione con Legambiente di Foligno, gli scout di Sterpete e alcuni cittadini di Foligno, area dove con “tutti gli sconfortati del mio gruppo provenienti un po’ da tutta l’Umbria abbiamo portato a termine un’altra delle nostre tappe nel rispetto e tutela dell’ambiente, tutela di casa nostra, tutela del nostro futuro e con i fatti dimostriamo sempre che le chiacchiere contano ben poco.
Abbiamo trovato ovviamente di tutto, tavoli, latte, secchi, wc, aspirapolvere, stampanti, frigoriferi ma in mezzo a tutto questo schifo, all’incirca 50 sacchi di spazzatura, abbiamo recuperato una borsa sicuramente rubata con dentro carte di identità, codice fiscale, chiavi di casa, cellulari, occhiali, libretti per gli assegni e carte di credito il tutto almeno di 15/20 persone diverse.
Diciamo lo scarto di un “bottino” di qualche malvivente che non solo ruba ma poi inquina pure! Abbiamo chiamato immediatamente la polizia che in pochi minuti è prontamente intervenuta e nel ringraziarli per la loro disponibilità e cordialità cogliamo l’occasione per dirvi che se vi è stato rubato qualcosa che è in quella borsa verrete sicuramente contattati.
Ringrazio anche il comune di Foligno per averci telefonicamente dato man forte. Ringrazio veramente di nuovo tutti per la splendida mattinata e ripeto e ribadisco che senza un lavoro a catena non riusciremo mai a fermare questa piaga delle discariche abusive che tocca tutta la nostra regione. Quindi invito e inviterò tutti gli amministratori a sedersi intorno ad un tavolo e trovare una quadra per interrompere questo sistema e non tanto per la gloria ma per tutelare il futuro nostro e dei più piccoli. Io non mollerò mai. Noi non molliamo!