Nuova galleria in Valnerina, attesa per la conferenza dei servizi e sale la protesta - Tuttoggi.info

Nuova galleria in Valnerina, attesa per la conferenza dei servizi e sale la protesta

Sara Fratepietro

Nuova galleria in Valnerina, attesa per la conferenza dei servizi e sale la protesta

Lun, 04/12/2023 - 10:54

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Timori per un cantiere che penalizzerà per anni la Valnerina non apportando benefici significativi

Potrebbe arrivare martedì mattina – quando è in programma la conferenza dei servizi – il via libera definitivo alla nuova galleria che l’Anas vuole realizzare in Valnerina, tra Sant’Anatolia di Narco e Vallo di Nera, modificando un breve tratto della strada statale 685 delle Tre Valli Umbre. Un progetto da circa 25 milioni di euro (lievitato rispetto ai 20 previsti inizialmente) per un tunnel da poco più di 400 metri che sta facendo discutere da tempo la popolazione locale, già alle prese da anni con una situazione drammatica della viabilità locale. Tra i problemi post sisma del 2016, i numerosi lavori in corso – tra cui quelli infiniti alla galleria di Forca di Cerro -, il problema delle frane che si ripropone (anche su strade secondarie) nonostante vari interventi negli ultimi anni.

Poche speranze che il progetto – inserito in un programma di interventi da oltre 115 milioni di euro che vede anche una variante stradale a Serravalle di Norcia – possa essere bloccato, visto l’avanzato stato dell’iter, che ad ottobre ha avuto la Valutazione di impatto ambientale nazionale e che appunto martedì mattina dovrebbe avere il via libero definitivo in conferenza dei servizi.

I lavori, che interesseranno il tratto dal km 49+300 al km 51+500 della Ss685, dovrebbero partire subito a inizio 2024, per una durata stimata di 822 giorni. Sulla carta 2 anni e 3 mesi di lavori destinati inevitabilmente ad essere più lunghi, visti i precedenti dei cantieri analoghi.

Il timore dei residenti e pendolari (pressoché una certezza) è dunque che la nuova galleria – che di fatto servirà a bypassare una curva, alle spalle del cimitero di Castel San Felice – non porterà chissà quali benefici, ma per anni creerà grandi disagi ai cittadini della Valnerina che percorrono la Tre Valli ogni giorno, oltre a penalizzare il territorio sotto vari punti di vista. La preoccupazione in primis è per il tracciato della ex ferrovia Spoleto – Norcia, la ciclovia già premiata più volte e oggetto di vincolo della Soprintendenza ma che rischia di essere in parte modificato. E poi c’è il fatto che il cantiere occuperà un’area solitamente utilizzata come parcheggio per gli eventi (ad esempio il molto apprezzato “Primavera in Valnerina” ospitato oggi anno tra fine aprile e inizio maggio al parco dell’abbazia dei Santi Felice e Mauro) ed allo stato attuale pare impossibile individuare delle alternative.

Tra le varie voci che si sono alzate in questi mesi contro la realizzazione della nuova galleria sulla Tre Valli c’è anche quella qualificata dell’ex comandante della stazione dei carabinieri di Sant’Anatolia di Narco, Santino Lupi. Che sui social network ha motivato l’inutilità di un traforo proprio in quel tratto della Tre Valli. “È uno scempio per il territorio – ha argomentato il luogotenente dell’Arma in pensionequello che l’Anas vuole realizzare con la costruzione di una inutile galleria in Castel San Felice. Ci sono tratti della Valnerina che meritano interventi migliorativi, sia per velocizzare la percorrenza che per garantire una maggiore sicurezza e sicuramente meno invasivi per il territorio. Che i soldi del PNRR non vadano persi, ne sono pienamente convinto, ma sono altrettanto convinto che vadano spesi bene, con giusto tornaconto per l’occupazione lavorativa, ma anche con giusto rispetto del territorio. Sono stato per oltre 30 anni un operatore della sicurezza stradale su tutta la Valnerina, e non ricordo di gravi sinistri verificatisi su quel tratto di curva ad ampio raggio, che si vuole eliminare con la costruzione di una galleria di poco più di 400 metri che da sola si pappa oltre 25 milioni di euro”.

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