L’ex broker finanziario nonché ex vicesindaco di Norcia Adriano Di Stefano, al centro di un’indagine su una presunta truffa ai danni di numerosi concittadini che gli avevano affidato i loro risparmi per investirli e che invece sarebbero stati raggirati, è stato preso di mira anche dalla “Iene”. Il servizio, a cura di Giulio Golia, è andato in onda ieri in prima serata su Italia 1. L’inviato, sottolineando che in una cittadina come Norcia tutti si conoscono e si fidano naturalmente l’uno dell’altro, è entrato nelle case di alcuni norcini per farsi spiegare come sarebbero stati raggirati da colui che consideravano non solo un ottimo professionista, ma soprattutto un amico.
In fumo i risparmi di una vita – In tanti hanno raccontato di avergli affidato i risparmi di una vita. Cifre importanti, a volta superiori ai 200mila euro. Ma quando hanno chiesto conto a Di Stefano degli interessi lui avrebbe sempre temporeggiato, rassicurandoli sul fatto che erano al sicuro in una banca del Lussembrurgo. Ne è passato di tempo prima che i suoi clienti e amici si accorgessero di esser stati truffati, fino a quando, nel 2007, ha raccontato uno degli intervistati, il suo conto in banca sarebbe stato estinto da Di Stefano con una firma falsa, e il saldo rimanente bonificato con un assegno circolare a lui intestato. Poco a poco ha cominciato ad emergere una verità agghiacciante. I clienti truffati si sono moltiplicati e così anche le denunce. Non solo, buona parte degli assegni regolarmente emessi dai clienti del broker e destinati agli investimenti sarebbero letteralmente spariti dalla circolazione, finendo a volta nelle mani di terzi, a cui Di Stefano li intestava. Impossibile rintracciarli una volta diventati soldi liquidi.
Tutti contro tutti – E quando qualche cliente cominciava a chiedere conto dei mancati investimenti, Di Stefano, stando al racconto di una signora, placava le acque girandogli proprio uno di quegli assegni che altri clienti gli avevano affidato per gli investimenti. Un giro di documenti e soldi che, hanno ribadito al microfono di Golia i norcini, ora rischia di metterli tutti contro tutti in tribunale per recuperare quanto gli sarebbe stato sottratto. Alcuni di loro risultano addirittura indagati nell’ambito della stessa indagine con l’accusa di ricettazione proprio per aver incassato quegli assegni.
Bloccato sulla Tre Valli – C’è grande indignazione tra i norcini. La maggior parte degli intervistati si è detta rassegnata sulle possibilità di avere indietro i soldi persi. Nessuno però riesce a darsi pace del fatto che dopo tanti anni di indagini e una marea di denunce collezionate Di Stefano possa essere libero di condurre una vita normalissima, girando per il paese come se nulla fosse accaduto. Golia lo ha letteralmente pedinato in auto sulla Tre Valli e bloccato ad un semaforo, senza però ottenere alcuna dichiarazione. “C’è un procedimento penale in corso” si è limitato a dichiarare l’ex vicesindaco, che proprio la prossima settimana siederà di fronte al Gup per l’udienza preliminare.
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