Mincigrucci rilancia i progetti della strada ferrata europea e la linea Arezzo - Fano | Ribadito il no alla bretella stradale
L’alternativa al Nodino, e quindi a una nuova bretella per la viabilità stradale, puntare sulla ferrovia. E’ l’indicazione che arriva dalla Consulta dei Rioni e delle Associazioni di Ponte San Giovanni.
La Consulta, contraria al progetto del Nodino, per l’impatto ambientale e perché ritenuto scarsamente risolutivo delle questioni del traffico, si interroga ormai da giorni sulla possibilità di attuare soluzioni alternative.
Il corridoio ferroviario europeo
“In un recente incontro con l’ing. Alessio Trecchiodi, colonnello dell’Aeronautica – dichiara il presidente della Consulta Gianfranco Mincigrucci – la Consulta ha ribadito che il cosiddetto progetto Nodino, rispolverato dall’assessore Melasecche, è un disastro annunciato che non risolve il problema del traffico e dell’inquinamento a Ponte San Giovanni. Favorisce invece la cementificazione del territorio, a danno del bosco planiziale di Collestrada e in netta contraddizione con la transizione ecologica tanto invocata dall’Europa. Dal confronto con l’ing. Trecchiodi è emersa una proposta progettuale alternativa, che la nostra associazione vorrebbe porre all’attenzione della Regione. Una proposta che valorizza i collegamenti con la regioni limitrofe attraverso un ampliamento delle rete ferroviaria, integrando quella catramata esistente. In Europa da tempo di sta discutendo sulla necessità di creare un itinerario su rotaie che colleghi la Scandinavia al Mediterraneo. In questa direttrice sarebbe utile, anche ai fini del coinvolgimento della nostra Umbria, rafforzare l’asse ferroviario ad alta velocità Firenze-Roma, attraverso degli interventi che ristabiliscano una moderna e una funzionalità della tratta Perugia – Foligno – Terni, per un raddoppio delle direttissima”.
La linea toscana
Altro progetto da non trascurare, per la Consulta, quello su cui da tempo stanno lavorando in Toscana, ovvero una linea ferroviaria da Arezzo a Fano. “Anche qui la Regione – dice Mincigrucci – dovrebbe attivarsi per creare un migliore collegamento e servizio ferroviario dall’Umbria, che valorizzi anche l’aeroporto”.
La FCU
La Consulta poi si rivolge alla Regione e nello specifico all’assessore Melasecche per sapere a che punto è il crono programma di intervento per la messa in funzione elettrica della FCU Arezzo, Sansepolcro, Terni, Ponte San Giovanni e Perugia dopo anni di attesa dalla sua dismissione. A tale proposito la Consulta ricorda una proposta progettuale coeva al “nodino” che prevedeva, lo sfioccamento di un ramo della FCU da Ponte San Giovanni verso Collestrada. Precisamente a ridosso del centro commerciale Ipercoop dove un grande parcheggio di scambio, sulla superficie della ex Centrale Enel, avrebbe drenato il traffico veicolare, direzione Perugia, proveniente da Est.
“Questa proposta – commenta Mincigrucci – era pensata come alternativa all’ingresso massiccio di automobili in Perugia. Quindi parte di un progetto viario più ampio, che bypassava tutta Ponte San Giovanni raccordandosi, ad anello, oltre Perugia Ovest con innesti per Perugia città. Questa metropolitana di superficie – conclude il presidente della Consulta – consentirebbe di raggiungere l’ospedale Santa Maria della Misericordia senza l’uso dell’automobile”.
Carotaggi sul tracciato
Ma Regione e Anas proseguono sul progetto per la realizzazione del Nodino. Nei giorni scorsi, a Collestrada, sono stati effettuati carotaggi nel punto in cui dovrebbe essere realizzata la prima parte del tracciato, in galleria.