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NASCE IL MOVIMENTO PER LA COSTITUENTE COMUNISTA

Redazione

NASCE IL MOVIMENTO PER LA COSTITUENTE COMUNISTA

Lun, 17/03/2008 - 10:50

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“Questo documento politico è il punto conclusivo del percorso di coordinamento per l'unità dei comunisti e rappresenta lo sforzo analitico e teorico comune dei gruppi organizzati che lo hanno promosso fino ad oggi. Questa sintesi rende possibile oggi superare il coordinamento stesso verso una forma politica più avanzata, quella di un Movimento per la Costituente Comunista. Un percorso politico ampio che non si ponga l'obiettivo immediato di partorire l'ennesimo nuovo partitino, ma che tenti di aprire un percorso di ricomposizione verso l'unico Partito di tipo “nuovo” di questa fase storica: quello comunista. Per raggiungere questo obiettivo pensiamo che occorra coinvolgere i più ampi settori di massa possibile e aprire un dibattito e sforzo unitario, il più franco e leale, con tutte le componenti comuniste realmente interessate oggi a un processo di liberazione del proletariato e dell'umanità intera dallo sfruttamento capitalistico e dalla schiavitù del lavoro salariato. Il compimento della deriva della sinistra cosiddetta “radicale” (con la nascita della Sinistra Arcobaleno) segna la scomparsa anche formale di ogni opposizione parlamentare di classe al governo dei poteri forti del Capitalismo (Confindustria, banchieri, Vaticano,ecc.) aprendo uno scenario politico inedito. La classe dominante nel nostro paese, per affrontare la crisi di sovrapproduzione del capitalismo e la competizione internazionale, sta orientando tutto il sistema verso la blindatura di ogni spazio residuo di agibilità politica all'interno di un quadro che, potremmo definire, di “democrazia autoritaria” con la cancellazione/ridimensionamento degli ambiti della democrazia formale per come li avevamo conosciuti dal dopoguerra ad oggi. La formazione del Partito Democratico, da parte delle forze liberiste dell'ex-Ulivo, e la nascita della “Sinistra Arcobaleno”, come patto di sopravvivenza della sinistra “radical”, segnano dei passaggi verso l'assunzione definitiva da parte di tutto l'arco istituzionale del paradigma della “governabilità” come valore assoluto per schiacciare ogni rappresentazione pubblica del conflitto sociale determinato dalla contrapposizione di interessi di classe. A questi passaggi si accompagnano le spinte neo-corporative dei vertici confederali verso la costituzione di un interlocutore sindacale unico affidabile, che assuma in toto le priorità del mercato e dell'accumulazione capitalistica, al tavolo della concertazione con governo e padronato.Tale blindatura passa anche attraverso le politiche militari, securitarie e repressive con cui, all'esterno, si partecipa al grande risiko imperialista globale e, all'interno, si criminalizza ogni ipotesi di opposizione sociale fomentando, parallelamente, una “guerra tra poveri” istillando la percezione che le paure e le insicurezze non siano determinate dalla precarietà e dallo sfruttamento bensì dal “pericolo” dei lavoratori immigrati. Governabilità, legalità, sicurezza e concertazione saranno gli unici punti “programmatici” considerati accettabili. Tutto ciò che non è “compatibile” con questi paradigmi imperanti sarà fuorilegge o quasi. Le conseguenze di questi fatti incontestabili le stanno scontando sulla propria pelle, innanzitutto, i movimenti di lotta che si sono espressi in questi anni e che hanno costituito un'ossatura reale dell'opposizione di massa alle politiche reazionarie del precedente governo di centro-destra. Sebbene, insieme al governo di centro-sinistra, siano entrati in crisi alcuni dei legami e dei cappi della sinistra “radical” su gran parte di questi movimenti, questi ancora stentano ad esprimere la piena consapevolezza della necessità di una propria autonomia alle compatibilità del sistema capitalistico e risultano ancora oggi troppo influenzati dalla “sindrome del governo amico” e dalle esigenze della governabilità. Questo passaggio cruciale sarà però ancor più complicato e difficoltoso (se non impossibile) senza la conquista da parte delle componenti comuniste e di classe di un ruolo più importante all'interno del conflitto sociale e del panorama politico italiano più in generale. Anche per i comunisti nel nostro paese è venuto il momento, infatti, di riconquistare una propria autonomia politico organizzativa e una completa indipendenza ideologica e culturale nei confronti delle compatibilità col sistema capitalistico. Da molte parti viene visto ormai come urgente riaprire un percorso di costruzione di un Partito Comunista credibile che occupi lo spazio politico che gli compete nella lotta contro il capitalismo nel nostro paese e protagonista attivo anche sullo scenario delle contraddizioni internazionali. Tuttavia, molte delle proposte che si profilano all'orizzonte sostenute dalle attuali componenti comuniste, fuori e dentro i partiti della sinistra istituzionale, sembrano ancora troppo orientate alla sopravvivenza dei propri orticelli e poco coraggiose di fonte agli spazi che si stanno aprendo e che non possono essere “terreno di conquista” di questa o quella organizzazione esistente. C'è bisogno di qualcosa di diverso, di aprire una fase costituente di una tendenza comunista organizzata che sappia ricomporre sul terreno della lotta e del conflitto le forze attualmente disperse e frammentate; ponendo sul terreno del confronto aperto la costruzione di un soggetto politico comunista all'altezza delle sfide del XXI° secolo che contribuisca all'elaborazione di un progetto di società alternativa, socialista, non utopica, che sappia coinvolgere migliaia di persone e non solo le ristrette cerchie elle leadership delle organizzazioni attualmente esistenti. Ci rivolgiamo, dunque, a tutti i compagni e le compagne, ai lavoratori ed ai proletari, agli intellettuali non allineati con il pensiero unico dominante, affinché partecipino alla costruzione di una nuova forza politica comunista, indipendente e alternativa al bipolarismo borghese e padronale: il Movimento per la Costituente Comunista.”

Movimento per la Costituente Comunista

Roma Via Orero 61

Perugia Via del Lavoro 29

Spoleto Via XIV giugno 26


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